Sarebbe stata la polizia svizzera a intercettare e a consegnare alle autorità italiane il presunto killer di Mamadi Tunkara, agente di sicurezza 36enne ucciso ieri, 3 gennaio, a coltellate in pieno centro a Bergamo.
Lo riportano il Corriere della Sera, le agenzie stampa e tio.ch.
Si tratta di un 28enne del Togo senza fissa dimora, fermato a Chiasso questa mattina, 4 gennaio.
«La persona è stata riconsegnata dalla polizia svizzera all'Italia perché trovata in territorio elvetico senza documenti regolari», ha spiegato alla stampa il procuratore aggiunto Maria Cristina Rota. «È consuetudine che la Svizzera prenda e consegni al Paese dal quale proviene il soggetto non regolare».
Il ragazzo è, secondo il procuratore aggiunto, il principale sospettato, ma per ora «il soggetto non è sottoposto a fermo né del Pubblico Ministero né della polizia giudiziaria perché allo stato non ci sono elementi per sottoporlo al fermo», ha puntualizzato Cristina Rota.
Nel frattempo è stata ritrovata l'arma del delitto. La Scientifica ha rinvenuto in un'aiuola a Bergamo, in una strada imboccata dal killer nella fuga, il coltello che presumibilmente ha ucciso l'agente di sicurezza.
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