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Eventi e Turismo | 24 dicembre 2024, 07:15

Il Babbo Natale della Portineria consegna 180 regali ai bimbi

Festa a Porta Palazzo. Per i più piccoli anche uno spettacolo di magia

Il Babbo Natale della Portineria consegna 180 regali ai bimbi

La magia delle feste va di scena a Porta Palazzo dove Babbo Natale ha consegnato i doni ai bimbi che hanno spedito le loro letterine alla Portinerie di Comunità. Come ogni anno, dal 2020, sono stati consegnati alle famiglie numerose pacchetti frutto anche della collaborazione con i commercianti di zona.

183 regali per i bimbi 

In tutto sono 183 i regali acquistati grazie alla generosità della Comunità del dono. Una dozzina sono stati consegnati nei giorni precedenti anche agli anziani della Rsa Spalato di Borgo San Paolo e 18 alla Comunità minori Primo Passo. 

Il programma della festa 

I piccoli partecipanti hanno vissuto un pomeriggio meraviglioso grazie a un ricco programma messo loro a disposizione dall’associazione rete italiana cultura popolare. La festa è iniziata alle 16 con la merenda a base di pandoro, panettone e tisane donati dal Convitto Caffè. Alle 16.30 è stato il momento di Baulò, spettacolo-gioco di Natale con l’artista circense Lara Quaglia, che ha estratto oggetti di fantasia inanimati da un magico forziere dando vita e nuove forme. Dopo la comparsa di improbabili animali dai mille colori, di piccole acrobazie e ironiche giocolerie, magie buffe e delicate, ecco che in Portineria, in piazza della Repubblica 1, si é passati alla consegna dei pacchetti.

Doni a sorpresa 

Quest’anno, a differenza degli altri anni, ogni partecipante ha ricevuto un dono a sorpresa, equo e sostenibile. I regali sono stati acquistati nei negozi di prossimità e in quelli di second-hand. Si va dai giochi di società ai libri passando per il materiale scolastico.

«Il dono è sempre la creazione di un legame: diventare donatori nel Natale delle Portinerie significa per noi adulti fare un patto, una dichiarazione d’amore alla generazione successiva, con quei bambini a cui sappiamo di dovere lasciare una società diversa da come l’abbiamo trovata», così ha commentato l’iniziativa Antonio Damasco, direttore della Rete italiana di cultura popolare.

Philippe Versienti

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