Non era in stato di alterazione ma è risultato positivo all'utilizzo di cannabis P.R., cinquantaquattro anni, indagato per omicidio colposo dopo l'incidente mortale di ieri sulle banchine del porto di Pra a Genova, costato la vita a Giovanni Battista Macciò, cinquantadue anni, portuale della Compagnia unica.
L'uomo alla guida della rana che ha travolto e ucciso il collega è stato sottoposto nelle immediatezza ad alcool test e poi il risultato negativo punto portato in ospedale e ha effettuato gli esami di diritto tossicologici dei quali emersa la positività a uso di cannabinoidi ma non lo stato di alterazione al momento dell'incidente.
Gli inquirenti, coordinato dalla pm Arianna Ciavattini, stanno cercando di capire come mai il conducente della ralla abbia fatto quella manovra definita "anomala". La procura ha dato incarico per eseguire l'autopsia sul corpo della vittima. Sono stati acquisiti il video principale che riprende i momenti dell'incidente mortale, ripreso da una telecamera di sorveglianza del Porto, e i nastri che ripercorrono i cinque giorni precedenti.
Da quanto ricostruito, infatti, la ralla ha fatto una inversione a 'U' ma invece di andare dritto ha sterzato finendo contro un'altra ralla ferma schiacciando Macciò che era a terra e stava controllando un container. Sono stati acquisiti anche i documenti relativi allo stato di servizio dell'investitore e alle verifiche periodiche dell'idoneità. Attualmente, l'uomo risultato indagato per omicidio colposo e non per omicidio stradale.
"Non accettiamo più il giochino della moltiplicazione dei tavoli per mettersi la coscienza a posto. L’ennesima tragedia sul lavoro avvenuta ieri nel porto di Genova dovrebbe insegnare a tutti, anche a chi ha il privilegio e la responsabilità di rappresentare i cittadini, che è inaccettabile fare demagogia sulla pelle dei lavoratori", spiegano il segretario generale Cisl Liguria Luca Maestripieri e il segretario generale Fit Cisl Liguria Mauro Scognamillo.
"Per questo motivo la Cisl e la Fit Liguria dicono basta: siamo pronti a partecipare a tavoli veri, diretti e soprattutto concreti, con interlocutori che mettono sul piatto risorse da investire nella sicurezza. Il dialogo può esserci solo con la garanzia che si aumentino gli ispettori nei porti e nei cantieri, si implementino le ore a disposizione degli RLS di sito che adesso invece hanno un monte ore utile semplicemente ridicolo, si adottino provvedimenti che davvero tutelino i lavoratori. Se il presidente della Regione Bucci e l’assessore Nicolò preferiscono altre strade, la Cisl non ci sarà”, dichiarano i segretari.
Commenti