Il futuro, inteso dal 2026 in poi, è avvolto da una cappa d'incertezza dopo la sentenza del Tar che ha bocciato il sistematico ricorso alle convenzioni Rai/Comune, aprendo la porta ad altri potenziali soggetti, ma l'appeal del Festival resta immutato. Anzi, cresce ancora, almeno a giudicare dalla caccia ai biglietti per l'edizione n° 75, in calendario dall'11 al 15 febbraio, con gli amministratori di Palazzo Bellevue già investiti da una marea di richieste a vario livello.
Impossibile accontentare tutti. Intanto, la giunta ha formalizzato l'intenzione di esercitare l'opzione di acquisto del 50% degli abbonamenti disponibili tra platea e galleria dell'Ariston (il massimo possibile) da destinare alle strutture alberghiere che ne facciano richiesta, al Casinò e agli stessi amministratori comunali, dal sindaco a tutti i consiglieri (in misura diversa). E' una prassi ormai consolidata all'interno del rapporto contrattuale con la Rai (l'attuale scade nel 2025), alla quale il Comune ha demandato da tempo anche la vendita dei ‘preziosi’ tagliandi, con i relativi incassi. Di anno in anno, però, subentra la variabile della capienza in rapporto alle scenografie sempre più ingombranti e tecnologiche che finiscono per fagocitare molte file in platea, oltre a quella delle esigenze Rai di ospitalità.
Questa volta la disponibilità di carnet opzionabili si è ridotta di una quindicina di unità nel settore ‘nobile’ del teatro, con traslazione in galleria. "Ma per mantenere la quota precedente di 204 abbonamenti di platea - spiega l'assessore al turismo e manifestazioni Alessandro Sindoni - acquistabili dalle strutture alberghiere (ed i restanti in galleria), abbiamo ridotto da 70 a 60 il numero degli stessi a favore della casa da gioco. Nel contempo, però, abbiamo introdotto una clausola per certificare che i biglietti acquistati dagli albergatori siano effettivamente destinati a clienti che soggiorneranno nelle loro strutture durante il periodo festivaliero. E' una garanzia concordata con le associazioni di categoria, alle quali spetta l'indicazione delle richieste di carnet da parte degli hotel sul territorio comunale. Da parte nostra, saranno effettuati controlli a campione per verificare il rispetto di questa precisa indicazione". Come dire: non c'è spazio per eventuali ‘furbate’, anche se finora non ne sono state accertate. La ripartizione dei tagliandi segue il criterio della classificazione alberghiera e della capacità ricettiva (numero di posti letto).
Quanto agli amministratori, confermata la solita dotazione di abbonamenti acquistabili: al massimo 6 ciascuno di platea o galleria per sindaco, assessore al turismo e presidente del Consiglio comunale; 4 ciascuno per gli altri assessori; 2 per i consiglieri e altrettanti per il segretario generale. C'è tempo fino a lunedì 23 per prenotare i carnet, attraverso la Rai. E a metà gennaio, come sempre, scatterà la libera vendita dei singoli biglietti rimasti, attraverso l'Ariston. Ma è una sorta di caccia al tesoro per pochi rapidissimi e/o fortunati.
I prezzi non sono ancora stati comunicati dalla Rai, ma dovrebbero rispecchiare quelli di quest'anno, salvo possibili ritocchi: per il Festival 2024 l'abbonamento di platea costava 1530 euro (‘spacchettato’ 200 euro per un posto nelle prime 4 serate, 730 per la finale) e quello di galleria 800 euro (110 il singolo dal martedì al venerdì, 360 per l'epilogo del sabato). I ticket saranno nominativi, come accade ormai da tempo, con possibilità di cambiare ‘titolare’ fino a 48 ore prima della serata prenotata.
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