Il Nazionale

Cronaca | 08 dicembre 2024, 09:12

Rifornivano di droga a domicilio studenti e imprenditori del Comasco: la Guardia di Finanza sgomina banda di spacciatori tra Italia e Balcani

Le Fiamme Gialle del Gruppo di Ponte Chiasso hanno concluso le indagini di un gruppo criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti: cinque arresti e quattro denunce. L'inchiesta era partita dopo l'arresto di un pusher albanese al confine con la Svizzera. I proventi dello spaccio venivano portati da "spalloni" via autobus verso i Balcani

Rifornivano di droga a domicilio studenti e imprenditori del Comasco: la Guardia di Finanza sgomina banda di spacciatori tra Italia e Balcani

E' stata conclusa dai finanzieri del Comando Provinciale di Como una ampia indagine a contrasto del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti. Gli elementi acquisiti dal Nucleo Mobile del Gruppo Ponte Chiasso dal 2022 al 2023, hanno permesso di disvelare una struttura criminale ben organizzata e ramificata, orbitante nel comasco, che gestiva un fiorente traffico di stupefacenti tra l’Italia e la penisola balcanica.

Le attività sono state avviate in seguito all’arresto di un giovane spacciatore albanese visto cedere alcune dosi di cocaina ad un ragazzo che poco prima aveva varcato il confine nazionale attraverso il valico di Ponte Chiasso. Per eludere i relativi controlli, il gruppo criminale si serviva di bed&breakfast comaschi quali basi “operative”, auto a noleggio e utenze telefoniche intestate a persone inesistenti; la tipicità organizzativa del sodalizio, smascherata dai militari, risiedeva, appunto, nel sapersi continuamente adattare ed innovare, con strategie sempre rispondenti alle nuove dinamiche del mercato.

Tra i principali clienti figuravano imprenditori, professionisti e studenti comaschi, riforniti sia presso i luoghi di lavoro che le rispettive abitazioni (da qui il nome dell’operazione Lario delivery), ragion per cui gli spacciatori, all’atto delle consegne, erano curati e ben vestiti proprio per non destare sospetti. Inoltre, a sorprendere gli investigatori è stata anche la modalità con cui la banda trasferiva i proventi della vendita della droga in Albania; periodicamente, infatti, lo “spallone” di turno del gruppo trasportava ingenti somme di denaro contante a bordo di autobus di linea diretti verso i Balcani.

Complessivamente, nel corso delle indagini sono stati arrestati in flagranza di reato cinque soggetti e denunciati a piede libero ulteriori quattro indagati. Sono stati anche sequestrati  29.000 euro, circa 1.000 franchi svizzeri, mezzo chilogrammo di cocaina ed un motociclo. Le Fiamme Gialle hanno inoltre segnalato alla locale Prefettura venticinque assuntori di sostanze. Parallelamente verranno segnalati alla Questura di Como i titolari delle strutture ricettive avendo disatteso le prescrizioni in materia di pubblica sicurezza e ai competenti gestori di telefonia mobile il dealer comasco responsabile dell’attivazione delle utenze intestate fittiziamente a soggetti inesistenti.

L'attività di servizio si inquadra in un più ampio e costante dispositivo di prevenzione posto in essere dalla Guardia di Finanza presso i valichi di confine, a presidio della legalità e per il contrasto al fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti.

Redazione

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