Ancora nulla di fatto per la tornata di nomine che erano attese per fine anno. Con tutta probabilità bisognerà attendere il 2025 perché si sblocchi il braccio di ferro fra i partiti di centrodestra che governano la Regione, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega.
Tra le più attese, la partita delle Atc (Aziende territoriali della casa), che in Piemonte sono tre. Ad oggi manca un accordo tra le forze politiche di maggioranza, perché Fratelli d’Italia rivendica l’Atc centrale di Torino, oggi guidata da Emilio Bolla (Forza Italia), e la Lega vuole mantenere la presidenza dell’Atc Piemonte sud mentre Forza Italia.
Per Torino l’assessore al Welfare FdI Maurizio Marrone vuole un suo uomo, Maurizio Pedrini, dipendente del gruppo regionale, ma pare stiano emergendo problemi di presunta incompatibilità. Per il Piemonte sud il capogruppo leghista a Montecitorio, Riccardo Molinari, vuole la riconferma di Paolo Caviglia, uomo di sua fiducia.
In questo valzer di poltrone, c’è un saviglianese Marco Buttieri, che, lontano dai riflettori, è in pole per assumere una delle tre presidenze. Anche perché – non va dimenticato - pochi mesi fa è stato eletto presidente nazionale di Federcasa, la federazione che raggruppa 84 Aziende Casa in Italia. Oltre ad essere presidente di Federcasa, Buttieri è vicepresidente in carica nell’Atc Piemonte sud che comprende le province di Cuneo, Asti e Alessandria e fa parte del board europeo che si occupa di edilizia residenziale pubblica.
Ad oggi i bookmaker lo indicano alla presidenza dell’Atc Piemonte nord che comprende i territori delle province di Novara, Verbano, Biella e Vercelli.
Ma le pedine sulla scacchiera sono ancora tutte in movimento. Buttieri è un dirigente di primo piano di Fratelli d’Italia in provincia di Cuneo (attualmente è commissario alla sezione di Mondovì) ed è notoriamente uno degli uomini di più stretta fiducia in Piemonte del ministro della Difesa Guido Crosetto. Al di là degli aspetti politico-partitici, che pure nelle designazioni contano (e parecchio), Buttieri è, tra i vari aspiranti, quello che può rivendicare una specifica professionalità e un curriculum idoneo al settore.
La sua esperienza nel mondo Atc dura ormai da un paio di lustri essendo stato in passato, prima dell’accorpamento voluto dalla Regione, già presidente dell’Atc del Cuneese. Lui spera di trovare il regalo sotto l’albero, ma ogni partita giocata sui tavoli torinesi è sempre un risiko per chi arriva dalla Granda. A meno di chiamarsi Alberto Cirio.
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