Si torna a parlare di sicurezza nella Circoscrizione 6, dove nella giornata di oggi, sabato 7 dicembre, si è tenuto un acceso dibattito organizzato dal comitato "Barriera di Milano", all'interno del centro incontri di via Pertengo 10, al quale hanno preso parte gli assessorati alla Sicurezza della Regione Piemonte e della città di Torino insieme ai vertici della Circoscrizione.
Un incontro aperto al pubblico, iniziato tranquillamente per poi accendersi sempre di più nel corso degli interventi, soprattutto in quelli del pubblico composto per lo più da residenti del quartieri e da numerosi esponenti politici. Infatti a riscaldare gli animi sono stati soprattutto i temi legati principalmente alla delinquenza, che in particolare in Barriera di Milano, tra fenomeni legati allo spaccio e furti, risulta essere aumentata notevolmente nel corso degli anni.
Le principali critiche sono state mosse nei confronti dei casi più iconici del quartiere, come l'ex azienda Gondrand, ormai abbandonata e trafsoramatasi in un toxic park a cielo aperto. Ma anche il tema della piscina Sempione è stato sollecito più volte nel corso del dibattito, ormai diventato luogo abbandonato e rifugio per tossicodipendenti e spacciatori, area in cui però sono in pochi a essere fiduciosi per una riqualificazione vera e propria.
"Vogliamo risposte su Gondrand e piscina Sempione, vogliamo sapere di chi è la proprietà della piscina e quando verrà buttata giù–ha chiesto vivacemente Giuseppe, residente di Barriera di Milano– L'unica soluzione che vediamo possibile è abbattere i capannoni e la piscina, si sta prendendo troppo tempo in chiacchiere. Sono state dette tante belle cose oggi, ma poi?"
E tra le molte critiche è emersa a gran voce anche quella riguardo l'esercito, arrivato in Barriera nel gennauo 2023 con l'operazione "Strade Sicure", le cui modalità però non convincono il pubblico. l Magro Giulia residente e commerciante del negozio Pierino Srl di via Martorelli
"I militari non funzionano, così non possono lavorare", ha spiegato Giulia Magro, residente e commerciante del negozio Pierino Srl in via Martorelli che poi aggiunge: "Modificate il decreto Bersani sui minimarket. I militari non funzionano perché stanno fermi, si devono muovere. I minimarket occupano suolo pubblico senza permesso, io ho un negozio di materiale elettrico e mi sono trovata già due vetrine rotte, l'ultima il 13 maggio di quest'anno".
A rispondere sono stati l'assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte Enrico Bussalino, l'assessore alla Sicurezza della Città di Torino Marco Porcedda e il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto.
"Il primo lavoro messo in atto dalla Regione è stato ol patto per la sicurezza urbana di Torino, in cui abbiamo stanziato un milione di euro per cercare di finanziare i compartimenti delle forze dell'ordine–ha spiegato l'assessore alla Sicurezza Bussalino–L'altro finanziamento eseguito è di 550mila euro per la ristrutturazione delle caserme di carabinieri e guardia di finanza, i lavori sono in corso. Faremo di tutto per evitare tagli per la sicurezza, noi siamo a disposizione di tutti i cittadini e cercheremo in tutti i modi di proseguire in questa strada."
"Da quando mi sono insediato con la circoscrizione abbiamo trovato molti punti d'incontro, si vede che nessuna delle due parti ha interessi a portare acqua al proprio mulino–ha dichiarato l'assessore comunale alla Sicurezza Porcedda–Tutte le dinamiche che riguardano la sicurezza pubblica riguarda quasi esclusivamente il Prefetto e le forze di polizia, mondo dal quale provengo e in cui oggi vedo con mano quanto si dia da fare per il bene di tutti, nonostante problemi come la carenza organica che a volte supera anche del 20% il compartimento."
" Il comune ha cercato di implementare il numero di agenti della polizia locale, oggi ne vediamo 53 nuovi e siamo anche riusciti a trasformare molti contratti da determinati a indeterminati–ha continuato Porcedda–Stiamo anche provando a intraprendere il percorso per riportare i vigili di quartiere, sarà una strada lunga e difficile ma stiamo cercando di mettere insieme i pezzi per dare risposte."
"Combattiamo giornalmente contro furti e danni nei centri di incontro, qui in via Pertengo sono venuti già sei volte e le spese si ripercuotono sulla Circoscrizione–ha replicato il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto–Rispetto alla piscina Sempione gli interventi palliativi sono stati tanti, dissanguando le casse della Circoscrizione. Quelli utilizzati sono stati fondi pubblici ma secondo me mal spesi, il primo errore è stato quello di non inserire la piscina Sempione nel pnrr. Tuttavia penso che nel lungo termine sicuramente sarà un problema risolto."
"La sperimentazione dei militari ha avuto un effetto iniziale importante, ha un senso però nel momento in cui gli agenti pattugliano girando–ha aggiunto Lomanto–È un ottimo punto di partenza e oggi chiediamo di ampliarlo, non ho paura della militarizzazione perché chi ha paura dell'esercito è perché ha qualcosa da nascondere. Emerge inoltre il problema dell'illuminazione nel territorio della sei, come nel caso da piazza Crispi fino al trincerone, tratto in cui manca completamente l'illuminazione pubblica."
Ed è proprio sul tema toccato dal presidente Lomanto, riguardo al mancato inserimento della Sempione nelle opere finanziate dal pnrr, che sono arrivati i primi botta e risposta: "Non si poteva inserire perché mancavano i fondi, sei il presidente dovresti saperlo", ha replicato la consigliera regionale del PD Nadia Conticelli presente in sala. A cui non è mancata la risposta di Lomanto: "È stata una scelta sbagliata."
Ma è verso la fine dell'incontro che gli animi si sono accesi ulteriormente, specialmente quando ha preso il microfono la parte politica presente in sala. Tra tutti l'attacco, con toni molto accesi a seguito di interruzioni, dell'ex parlamentare Nino Giachino e i consiglieri del PD della Circoscrizione 6 e del Comune Isabella Martelli e Toni Ledda.
"Si proponga un emendamento per investire nelle periferie, aumenta la disoccupazione e nessuno interviene", ha spiegato Giachino, che subito dopo attacca la consigliera Martelli in seguito a un'interruzione: "Sto dando un consiglio, vuoi ascoltarlo o no? Io sono un politico che ha fatto cose concrete hai capito o no?"
Infine il dibattito si è concluso dimostrando una netta divisione, in sala, tra gli esponenti di centrodestra e gli esponenti di centrosinistra. Anche se dal tavolo principale i punti in comune non sono certamente mancati, come l'aspetto delle nuove limitazioni alla vendita di alcolici molto apprezzato da residenti e politica circoscrizionale.
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