Non si esaurisce il duello di corso Belgio sul tema degli alberi tagliati e gli attivisti del Comitato Salviamo gli Alberi non abbassano la guardia nei confronti del Comune. Del sindaco, Stefano Lo Russo e di diversi assessori della sua giunta.
L'ultima puntata di quella che ormai è diventata una vera e propria telenovela urbana si è verificata nei giorni scorsi, quando il Comitato ha piantato un albero in segno di protesta. "Il messaggio - che con quest’azione simbolica vogliamo comunicare ai nostri concittadini - è che è indispensabile attivarci, se non vogliamo perdere i nostri beni pubblici e comuni. Le Amministrazioni pubbliche, come la nostra, ormai perseguono soltanto interessi privati, distribuendo alle imprese milionate di fondi europei per progetti indesiderati come quelli di corso Belgio e corso Umbria (con fondi React) e della riserva naturale del Meisino (che si vuole convertire in area fitness per sport elitari, con fondi PNRR a debito)".
Il prossimo appuntamento in calendario è un'assemblea pubblica convocata per il 12 dicembre alle 20.30. Ritrovo presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso Vanchiglia (SOMS), in via Porri 7."Il Comune ha detto, in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, di aver avviato la sostituzione dei circa 150 alberi abbattuti e non rimpiazzati in corso Belgio negli ultimi 20 anni. Ma è una fake news - proseguono gli attivisti -. Il 4 novembre, nel silenzio dei destinatari, sono scaduti i 60 giorni dalla presentazione della petizione con cui il Comitato ha chiesto il ripristino dei circa 150 alberi asportati dal viale di corso Belgio nel corso di oltre 20 anni. Francesco Tresso, Chiara Foglietta e Jacopo Rosatelli (assessori rispettivamente al Verde Pubblico, all’Ambiente e alla Salute), nonché il Sindaco Lo Russo, autorità sanitaria locale, non hanno risposto ai cittadini sottoscrittori entro tale termine, violando così l’art. 8 comma 1 del Regolamento comunale sulla partecipazione".
E ancora: "L’alberata è oggi ridotta a due terzi della sua consistenza originaria, con proporzionale diminuzione dei servizi ecosistemici esplicati localmente (produzione di ossigeno ed evapotraspirazione, ombreggiatura, attutimento del rumore, captazione di inquinanti, riduzione dell’impatto delle precipitazioni ecc.) e conseguente lesione del diritto alla salute di tutti i cittadini. L’ormai famigerato progetto del Comune, bocciato dal Tribunale ordinario a seguito del ricorso, prevedeva l’abbattimento simultaneo dei 240 aceri residui e la loro sostituzione con piante di minori dimensioni e prestazioni ecosistemiche, senza ripristino integrale del terzo di alberata illegittimamente sottratto al patrimonio arboreo: sottrazione che non può dirsi compensata con messe a dimora in luoghi diversi da corso Belgio (utili a riequilibrare soltanto l’assorbimento e stoccaggio dell’anidride carbonica)".
"Il silenzio degli Assessori ci indigna, ma ormai non ci stupisce".
Dall'assemblea del 12 dicembre potrebbero emergere nuove iniziative di protesta. "anche una nuova petizione, questa volta indirizzata al Consiglio comunale, che faremo sottoscrivere, come consente il citato Regolamento, anche ai residenti tra i 16 e i 18 anni, esponenti delle nuove generazioni per le quali stiamo difendendo l’ambiente. Inviteremo inoltre i cittadini e le cittadine di tutte le età a unirsi alla mobilitazione attiva, per continuare a difendere il verde pubblico di Vanchiglietta e del resto della città".
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