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Politica | 02 dicembre 2024, 13:14

Alluvione settembre e ottobre, per il savonese danni per 100 milioni di euro. Giampedrone: "Attendiamo il riconoscimento dello stato di emergenza" (FOTO e VIDEO)

Questa mattina l'incontro in Provincia con 51 sindaci. "Cercheremo di ottenerlo con una capacità economica più ampia possibile"

Alluvione settembre e ottobre, per il savonese danni per 100 milioni di euro. Giampedrone: "Attendiamo il riconoscimento dello stato di emergenza" (FOTO e VIDEO)

100 milioni di euro di interventi con lo stato di emergenza che deve essere riconosciuto per i danni alluvionali nel savonese di settembre e dello scorso fine ottobre.

Gli assessori regionali Giacomo Raul Giampedrone e Paolo Ripamonti questa mattina hanno incontrato 51 sindaci della provincia di Savona a Palazzo Nervi maggiormente colpiti dal maltempo tra il 5 settembre e il 26-27 ottobre per fare il punto sui danni legati alle prime emergenze e somme urgenze. 

Il 31 ottobre scorso la Regione Liguria ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Dipartimento nazionale della Protezione civile la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza.

Nell'ultimo Consiglio Provinciale di Savona, sono stati approvati all’unanimità 20 decreti del Presidente Pierangelo Olivieri, per gli interventi in somma urgenza per la viabilità provinciale, in seguito ai danni causati dagli eventi alluvionali.

"La cifra importante non è l'elemento primario rispetto al riconoscimento dello stato di emergenza - ha detto l'assessore Giampedrone - Non inizia il percorso adesso per i prossimi mesi ma presentiamo un pacchetto di relazioni che abbiamo già fatto. Cercheremo di ottenere lo stato di emergenza con una capacità economica più ampia possibile. Poi la seconda fase serviranno per interventi più strutturali".

"Abbiamo cercato di indentificare se nel bilancio ci fossero dei fondi immediatamente e abbiamo trovato risorse per i ristori alle aziende che hanno avuto dei problemi. Cercheremo di portare a casa il risultato migliore possibile - ha proseguito l'assessore Ripamonti - Per quanto riguarda le piccole e medio imprese penso che troveremo il giusto mix per chi ha subito dei danni e che possano riaprire l'attività perchè c'è il rischio che qualcuna non riapra soprattutto in Val Bormida e non possiamo permettercelo".

I danni più consistenti li hanno subiti i comuni di Cairo Montenotte (4 milioni in somma urgenza), Albenga (500mila euro, danni per 20 milioni per le aziende del territorio), Quiliano (2.5 milioni) e  Varazze (2 milioni di euro).

"Auspichiamo che si possa andare su quella strada dei danni delle annate del 2019 e del 2021 anche per le annate successive" ha detto il sindaco di Quiliano Nicola Isetta.

"4 milioni di euro in somma urgenza sono tanti soldi e per un Comune con 23 milioni di bilancio non si può pensare che possa coprire quella cifra. Credo sia importante fare tutte le valutazioni rispetto agli interventi che sono quelli strutturali" ha proseguito il primo cittadino di Cairo Paolo Lambertini.

"Se fino a qualche anno fa questi fenomeni si consideravano eccezionali ora non si possono considerare tali. Prendiamo in mano questa situazione e facciamo un percorso insieme per la ristrutturazione del reticolo idrogeologico della piana di Albenga" puntualizza il sindaco albenganese Riccardo Tomatis. 

"Parliamo sempre di tanti milioni di euro, ma quando ci decidiamo per fare qualcosa per dragare questi fiumi? Ogni piena che arriva si accumula questo materiale. Sono arrivati tronchi, alberi da monte che hanno fatto da ponte e il pilastro della passerella è andato giù" ha concluso Rodolfo Mirri, primo cittadino di Carcare.

Il vicesindaco di Varazze Filippo Piacentini ha richiesto di un tavolo di coordinamento con Autostrade in quanto sul territorio varazzino "sono presenti parecchie problematiche create dalla rete autostradale".

Luciano Parodi

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