Domani l'Albenga sarà in campo a Cairo, ma la tifoseria ha posto l'accento in queste ore sulle ormai note difficoltà del sodalizio ingauno.
Il gruppo organizzato dei Fedelissimi ha chiamato in causa il sindaco Riccardo Tomatis, auspicando da parte dell'Amministrazione una presa di posizione più incisiva rispetto alla condotta della società del presidente Candela.
Ecco la lettera aperta:
"Egregio Sindaco Tomatis,
leggere le Sue dichiarazioni sul giornale di ieri ci ha lasciato tutti, ancora una volta, davvero basiti e perplessi.
Ci duole veder archiviare con frettolosa indolenza la grana U.S. Albenga come un problema fra privati, lasciandola precipitare nel baratro senza batter ciglio.
Erano belli, però, i giorni gioiosi e festanti di due anni fa quando, guarda caso sotto prossime elezioni, la si vedeva sempre in prima fila, compreso ad Arenzano, fiero e baldanzoso, pronto a sottolineare come quella vittoria fosse arrivata anche per merito dell'amministrazione comunale e come essa fosse un orgoglio per tutta Albenga, città che Lei rappresenta da primo cittadino.
Ed invece, nei disastri e negli sfaceli, diventa una cosa "privata"?
La gloriosa U.S. Albenga, d'improvviso, non rappresenta più la città di Albenga attraverso il calcio/lo sport ?
Inoltre: non era stato Lei in primis a sostenere il duo Cosenza - Bottega lo scorso anno, fra la perplessità generale?
E la Sua promessa (che Lei ha poi deciso di rendere pubblica, come da documentazione fotografica, in seguito alla Sua rielezione a Sindaco ed Assessore allo sport !!!) di vigilare attraverso persone pertinenti sulla stagione in corso, dove è finita ?
Ci perdoni se, dopo questi mesi FALLIMENTARI, sotto OGNI punto di vista, mal digeriamo questo Suo/Vostro silenzio e dichiarazioni "vuote" politicamente corrette.
Oltretutto anche davanti alla decisione presa, da quasi un mese, di chiudere le porte ai tifosi durante gli allenamenti pomeridiani della prima squadra cittadina, A CASA SUA, nell'impianto COMUNALE, dove le Società non pagano le utenze.
Se non è anarchia ed autogestione questa, poco ci manca.
In conclusione: se gli amici si vedono nel momento del bisogno... duole molto dirlo, ma Lei purtroppo non si sta dimostrando un amico dell'U.S. Albenga.
E quel che è peggio non si sta dimostrando nemmeno un amico di quegli imprenditori albenganesi che vantano decine di migliaia di euro di debito da parte di questi signori. E nemmeno dei cittadini che amano e credono nello sport.
Quello sport - parole sue - per Lei così caro ed importante, tanto da volerne la delega invece di nominare un assessore apposito.
N.B. Il Club Fedelissimi Albenga è dichiaratamente apartitico e apolitico e come tale assolutamente deve essere inteso questo comunicato, volto solo a tutelare l' Unione Sportiva Albenga, i suoi tifosi e tutti coloro che amano lo Sport, quello vero".
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