Il Nazionale

Cronaca | 29 novembre 2024, 01:19

Gli studenti occupano Palazzo Nuovo "contro il governo Meloni e le politiche universitarie"

I collettivi espongono degli striscioni e lanciano un appello dall'Ateneo di via Sant'Ottavio: "Il 30 novembre tutti a Roma per manifestare pro Palestina, il 13 dicembre sciopero generale contro la legge finanziaria"

Gli studenti occupano Palazzo Nuovo "contro il governo Meloni e le politiche universitarie"

Il 30 novembre tutti a Roma per la manifestazione nazionale per la Palestina. E il 13 dicembre sciopero generale contro la manovra finanziaria e contro un governo "che ci sta trascinando in guerra". E' questo l'appello urlato a gran voce dagli studenti dei Collettivi Universitari di Torino che questa sera, giovedì 28 novembre, hanno deciso di occupare momentaneamente e simbolicamente Palazzo Nuovo, sede delle facoltà Umanistiche.

Fuori dall'edificio di via Sant'Ottavio sono stati esposti degli striscioni, mentre dall'interno un video di Cambiare Rotta pubblicato su Instagram sta diventando virale sui social: "Con questa occupazione", spiegano gli studenti, "anche Torino aderisce all'appello partito dall'Università La Sapienza di Roma contro il governo Meloni".

Al centro delle proteste ci sono il decreto sicurezza, la legge finanziaria, i tagli all’istruzione, la precarizzazione del lavoro e le scelte del governo sui conflitti mondiali, in particolare sulla guerra in Israele. "Stiamo assistendo a una precarizzazione generalizzata che diventa evidente con le recenti riforme e la mancanza di investimenti adeguati. Questa situazione è inaccettabile e richiede una risposta forte da parte di tutti noi".

L’occupazione si inserisce in una serie di iniziative che culmineranno con la manifestazione nazionale del 30 novembre a Roma contro il coinvolgimento italiano nei conflitti internazionali, e con lo sciopero generale del 13 dicembre, indetto contro la manovra finanziaria del governo.

Proprio stamattina, gli studenti avevano messo in atto un’azione di protesta contro l’azienda Leonardo, esponendo striscioni con la scritta “Boicottiamo la guerra”.

 

Daniele Angi

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