Il Nazionale

Politica | 25 novembre 2024, 12:05

Cgil e Uil verso lo sciopero del 29 novembre “per cambiare la manovra di bilancio”

Assemblea dei delegati al Centro Incontri della Provincia di Cuneo: “Mobilitiamoci per cambiare le scelte ingiuste e sbagliate del Governo”. Introduzione dedicata alla Giornata contro la violenza sulle donne con la campagna #seiononvogliotunonpuoi

Cgil e Uil verso lo sciopero del 29 novembre “per cambiare la manovra di bilancio”

È iniziata con il lancio della campagna #seiononvogliotunonpuoi l'assemblea dei delegati Cgil e Uil verso lo sciopero generale del 29 novembre “per cambiare la manovra di bilancio”. Non poteva che essere così nella giornata del 25 novembre, dedicata all'eliminazione della violenza contro le donne.

Contro le parole del ministro Valditara – che, in un videomessaggio inviato in occasione della presentazione alla Camera della Fondazione Giulia Cecchettin, ha collegato l’incremento dei fenomeni di violenza sessuale “anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale” si sono scagliate le donne di Cgil e Uil, snocciolando dati: “Affermazione grave che non trova riscontro nei dati. Sono 34 le vittime di femminicidio nel 2024, che salgono a 51 se consideriamo l'uccisione di trans LGBT+. Tanti, troppi, gli episodi di violenza sul posto di lavoro, quasi sempre perpetrati nei confronti delle donne da parte di capi o colleghi uomini”.

L'assemblea si è svolta nella sala Einaudi del Centro Incontri della Provincia. Presenti sul palco il segretario generale UIL Cuneo-Asti Armando Dagna, il segretario generale CGIL Piemonte Giorgio Airaudo e il segretario generale CGIL Cuneo Piertomaso Bergesio. Sono poi intervenuti delegate e delegati CGIL e UIL.
 

Le ragioni dello sciopero generale

Venerdì 29 novembre Cgil e Uil hanno proclamato lo stop di otto ore in tutti i settori, per l’intero turno di lavoro, con l’obiettivo di cambiare la manovra economica del Governo Meloni, con l'obiettivo di aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici e investire nelle politiche industriali. La manifestazione regionale si terrà venerdì 29 novembre in mattinata nella città di Torino.

Per Cgil e Uil, il Governo infliggerà 7 anni di austerità: con perdita del potere d'acquisto di lavoratori e pensionati causata da un'inflazione da profitti; crescita della precarietà e del lavoro nero e sommerso; tagli ai servizi pubblici, a partire da Sanità, Istruzione, Trasporto pubblico, Enti locali; rinnovi contrattuali per il pubblico impiego che coprono appena 1/3 dell'inflazione; taglio del cuneo fiscale (con perdite per molti) pagato dagli stessi lavoratori con il maggior gettito Irpef; politiche fiscali che riducono la progressività e che, attraverso condoni e concordati, favoriscono gli evasori; nessun intervento sugli extraprofitti; peggioramento della Legge Monti/Fornero che si applicherà al 99,9% dei lavoratori; insufficiente rivalutazione delle pensioni, con la beffa di un aumento di soli 3 euro al mese per le minime; assenza di una politica industriale e tagli agli investimenti; ritardi nell'attuazione del PNRR e nessuna strategia per il Mezzogiorno; attacco alla libertà di manifestare il dissenso con il Disegno di Legge Sicurezza.

Cgil e Uil chiedono al al sistema delle imprese e al governo: di prendere soldi dove sono: extraprofitti, profitti, rendite, grandi ricchezze, evasione fiscale e contributiva; un finanziamento straordinario per sanità pubblica, servizi sociali, non autosufficienza, istruzione e ricerca; rinnovo dei ccnl pubblici e privati per aumentare il potere d'acquisto, con detassazione degli aumenti; piena rivalutazione delle pensioni, rafforzare ed estendere la quattordicesima; riforma delle pensioni che superi la legge monti/fornero; politica industriale per i settori manifatturieri e per i servizi con investimenti per difendere l'occupazione - anche con il blocco dei licenziamenti – creare nuovo lavoro e costruire un modello di sviluppo sostenibile; tutela della salute e sicurezza e contrasto alla precarietà cambiando la legislazione sul lavoro; ritiro del disegno di legge sicurezza e rispetto delle libertà costituzionali. 

Gli interventi

Una delle ragioni dello sciopero sta nelle parole lette dalle donne UIL e CGIL all'inizio – ha esordito il segretario Uil Dagna -. La violenza permea i rapporti, anche nel mondo del lavoro. Diciamo No a questo modo di concepire il lavoro e ad un uso strumentale della contrattazione. No allo stillicidio di morti sul lavoro. E il terzo No al trattamento disuguale dei cittadini in questo Paese”.

I lavoratori useranno lo strumento dello sciopero per difendersi, ma soprattutto per cambiare la politica economica di un governo che è contro il lavoro”. Così Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte, chiama così in piazza i cittadini per il prossimo 29 novembre.

Cristina Mazzariello

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