Partirà dalla stazione ferroviaria il corteo per sostenere tutte le donne vittime di violenza di genere. Le forme sono molteplici, fisica, ma anche psicologica ed economica, con ossessione e controllo sulla persona come fattori preoccupanti in crescita e un centinaio di donne l’anno nel Pinerolese, che ricorrono al centro antiviolenza.
“Il centro antiviolenza SvoltaDonna di Pinerolo ha una media di nuovi accessi all’anno sui 100 e al momento ha in carico 250 donne. Di queste un 70% è italiano, mentre quelle straniere in questo periodo vengono principalmente dai paesi dell’Est. Sulla tipologia della violenza abbiamo principalmente violenza psicologica ed economica”, dettaglia Silvia Lorenzino, avvocata del centro e Presidente della Commissione Speciale delle Pari Opportunità di Pinerolo.
La dipendenza economica e il senso di possesso dell’altro sono i dati più allarmanti secondo quanto registrato da SvoltaDonna: “La quasi totalità delle forme di violenza si verifica nell’ambito delle coppie, in relazioni interpersonali di coppia, casi di maltrattamento in ambito familiare e condotte di persecuzione in stile stalking, quando a volte la relazione sta terminando e una persona non riesce a tollerare di non controllare più l’altra. C’è molto controllo, controllo dei cellulari, controllo degli spostamenti e delle uscite, anche costrizione a livello sessuale, con una sottomissione della donna che è vista come proprietà. Ci sono casi di donne molto dipendenti a livello economico, magari perché gli viene imposto di non lavorare o fanno lavori che non permettono loro un’autonomia economica, che quindi non possono allontanarsi da una coppia perché non ne hanno la possibilità. Quando si parla di violenza, si immaginano tutti la donna con l’occhio nero e il naso rotto. Questa forma esiste ovviamente, però sono molto più frequenti queste forme di violenza sommate tra loro, psicologica, economica e talvolta fisica”.
L’unico fattore positivo è un aumento della consapevolezza, quindi più donne che mettono fine in tempo a una relazione tossica. Questo dato evidenzia come le campagne di sensibilizzazione possano servire molto, ma porta anche maggiori rischi: “Più si ribellano e più entrano in un contesto di pericolo, se non adeguatamente supportate, perché l’autore di violenza vede perdere l’oggetto del suo potere e può avere in alcuni casi reazioni anche molto scomposte. Secondo me il fatto che le donne abbiano maggiore consapevolezza obbliga noi, che ci occupiamo del tema, a essere sempre più puntuali nella risposta, perché il rischio di una risposta non appropriata metterebbe in pericolo la donna stessa”.
Il corteo
L’appuntamento per il corteo è per sabato 23 novembre alle 10,30 e lo scopo dare a tutte le donne il coraggio di denunciare ogni tipo di violenza. Quest’anno il ritrovo sarà di fronte alla stazione ferroviaria di Pinerolo. Il tradizionale corteo cittadino attraverserà le vie del centro per esprimere solidarietà verso tutte le donne vittime di violenza per poi terminare in piazza Vittorio Veneto di fronte al municipio. Si terranno successivi momenti di aggregazione al Circolo Stranamore, con il pranzo comunitario, il coro della Val Gina e la presentazione del libro ‘Sad girl. La ragazza come teoria’ di Sara Marzullo. La giornata si concluderà con musica e intrattenimento a cura del Centro Antiviolenza SvoltaDonna.
Gli altri appuntamenti
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Assessorato delle Pari Opportunità del Comune di Pinerolo, la Commissione delle Pari Opportunità e il Tavolo delle Pari Opportunità con le Associazioni del territorio hanno promosso ulteriori eventi.
Un contributo particolarmente significativo arriva dalle studentesse e dagli studenti della classe 4ªA indirizzo Audiovisivo Multimediale del Liceo Artistico Buniva di Pinerolo. Coordinati dalla professoressa Beatrice Piva, hanno realizzato una campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere con manifesti affissi in città. Scarpette rosse saranno esposte nelle vetrine degli esercizi commerciali del Pinerolese, a cura delle volontarie di SvoltaDonna, insieme a opere a tema violenza di genere create dalle studentesse e studenti del Liceo Artistico Buniva con il coordinamento della professoressa Silvia Accordino per l’indirizzo Audiovisivo Multimediale e delle professoresse Luisa Collica ed Ester Pairona per l’indirizzo Arti Figurative.
Il 23 e 24 novembre, alle 21, il Teatro del Lavoro proporrà alla cittadinanza una rappresentazione speciale dello spettacolo ‘P.N.D.’, dopo aver accolto durante la settimana gli studenti delle scuole superiori. Nella giornata simbolica del 25 novembre, le istituzioni locali e i professionisti sanitari si riuniranno per un convegno sulla gestione e l’accoglienza delle donne vittime di violenza all’Asl To3, nella Sala Conferenze di Pinerolo. Infine, il 26 novembre alle 21, al Cinema Ritz, si terrà la proiezione del film ‘Il mio posto è qui’, pellicola che le scuole potranno vedere in una proiezione mattutina. Le iniziative continueranno fino al 1° dicembre, con concerti e raccolte fondi, come ‘Giovani Donne in…Canto’, con la partecipazione del Coro femminile del Corelli, e fino al 2 dicembre con la mostra ‘Donne Premio Nobel per la Pace’ al Museo del Mutuo Soccorso.
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