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Politica | 20 novembre 2024, 12:20

Rivieracqua fa il punto della situazione: gli investimenti e le bollette "Nessun aumento per fare i lavori o per l'ingresso del privato"

E’ stato fatto un quadro delle dimensioni dell’azienda Rivieracqua che serve 45 comuni, tra le province di Savona (Andora, Testico e Stellanello) ed Imperia. Sono 159mila gli utenti serviti, su una rete idrica di 1.500 km di acquedotto e 1.000 di fognatura

Rivieracqua fa il punto della situazione: gli investimenti e le bollette "Nessun aumento per fare i lavori o per l'ingresso del privato"

La direzione di Rivieracqua ha presentato oggi ai media quanto è stato fatto negli ultimi mesi, alla luce dei molti cambiamenti previsti nel prossimo futuro. Un primo contatto con il nuovo management, composto dall’Amministratore unico Giuseppe Torno, dal Direttore generale Angela Ferrari e dal Direttore esecutivo Valerio Chiarelli.

E’ stato fatto un quadro delle dimensioni dell’azienda Rivieracqua che serve 45 comuni, tra le province di Savona (Andora, Testico e Stellanello) ed Imperia. Sono 159mila gli utenti serviti, su una rete idrica di 1.500 km di acquedotto e 1.000 di fognatura. L’azienda gestisce l’intero ciclo delle acque per un volume di circa 45 milioni di metri cubi. Sono 14 i depuratori utilizzati con 126 impianti di sollevamento per l’acquedotto e 137 per le fognature. Il totale dell’energia elettrica consumata è di 56 milioni di Kilowatt.

Rivieracqua ha ricevuto finanziamenti pubblici per circa 58 milioni di euro, che vengono utilizzati per le reti idriche e fognarie.

“Sono qui dal dicembre dello scorso anno – ha detto l’Amministratore Giuseppe Torno – per risanare l’azienda. E’ stata un’impresa titanica, perché abbiamo lavorato per dividere in cinque classi i nostri fornitori. A tutti gli imprenditori della provincia di Imperia dobbiamo dire il nostro grazie perché, nonostante alcuni misunderstanding degli anni passati, siamo arrivati a conclusioni importanti per il futuro dell’azienda, nei tempi stabiliti. Da giugno, con la ristrutturazione del debito accordata dal tribunale, siamo ripartiti con il risanamento dei conti ed ora, con l’ingresso del socio privato potremo garantire i pagamenti ai fornitori ed il mantenimento del posto di lavoro per i dipendenti”.

Il bilancio di chiusura del 2023 vede un risultato netto di circa 400mila euro mentre, per l’anno che sta per terminare sono previsti ricavi per circa 4 milioni di euro, che va a decuplicare i risultati dello scorso anno. “L’obiettivo – ha detto Angela Ferrari è quello di potenziar e risanare le reti di distribuzione, con interventi di manutenzione straordinaria e strategici sulle condotte”. Lavori che serviranno a prevenire situazioni critiche per l’approvvigionamento idrico dei cittadini. In previsione anche lavori legati al cosiddetto ‘Masterplan’, ultimato per l’80% a Sanremo.

Per quanto riguarda gli investimenti il totale del 2024 è di 16,8 milioni di euro, rispetto ai 23 del 2023. Lavori eseguiti con contributi di Regione, comune di Andora e dal Pnrr. Nell’anno in corso l’investimento più alto riguarda il ‘Masterplan’, per circa 40 milioni di euro, suddivisi equamente tra Sanremo, Imperia, il dianese ed Andora. Nel 2024 sono stati sostituiti più di 3 km di condotte mentre, entro il 2026, verranno investiti 18,5 milioni di fondi Pnrr con 1,5 di quota Rivieracqua per la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione anche con la digitalizzazione ed il monitoraggio delle reti.

A breve Rivieracqua porterà il 40% dei reflui di Andora verso il depuratore di Imperia, entro la prossima estate. Ci sarà anche un importante riflesso in positivo, nelle sanzioni che arrivano dall’Unione Europea. E’ stato anche collegato il depuratore di San Bartolomeo al Mare, che vedeva una serie di criticità. Il lavoro servirà a migliorare la balneabilità del dianese. “Stiamo facendo un percorso importante – ha detto Valerio Chiarellima non dobbiamo accontentarci ed allargare gli investimenti su larga scala”.

La direzione di Rivieracqua punta molto sul far capire ai cittadini l’importanza delle bollette: “Il loro pagamento – evidenzia Angela Ferrari – consente all’azienda di avere le risorse economiche indispensabili per il regolare funzionamento del sistema, con i vari costi legati all’energia elettrica, le manutenzioni ordinarie e al pagamento dei dipendenti. Non dimentichiamo che aumenti o diminuzioni delle tariffe sono definitivi da Arera e calcolate a livello locale dalla Provincia con Rivieracqua che deve applicare le direttive. Gli eventuali aumenti delle tariffe (decisi dalla Provincia) sono previsti nell'ordine del 9% annuo”.

Nel 2023, ricorda l’azienda, le bollette di Rivieracqua sono state più basse della media italiana di 89 euro. A livello nazionale, nel 2023, la spesa di una famiglia media per gas e luce è stata 5 volte il costo medio dell’acqua per lo stesso gruppo familiare.

Rivieracqua respinge le accuse relative al possibile incremento delle tariffe per incrementare gli introiti: “Stessa situazione – prosegue Ferrari per quanto riguarda l’ingresso del privato che non prevede assolutamente aumenti. Noi non possiamo procedere alla riscossione dei compensi retroattivi dovuti, in attesa della pronuncia degli enti predisposti (il Tar Liguria ha comunque sancito nell’agosto scorso che Rivieracqua ha diritto a riscuotere). E’ anche falso che il piano di risanamento dell’azienda sia basato sull’aumento tariffario predisposto da Arera e dalla Provincia”. L'azienda ha voluto sottolineare come non sia prevista, nei prossimi 10 anni, una eventuale riduzione del personale ma una sorta di blocco del turn over. Al momento sono 207 i dipendenti e la riduzione, in futuro, potrebbe riguardare 55 unità. 

Diversi i contenziosi che ha dovuto affrontare Rivieracqua, 25 quelli importanti (con enti e privati) e l’azienda ne ha chiuso 16 con un accordo tra le parti, vincendone 8 e perdendone uno solo (per il quale sono in corso gli appelli).

Carlo Alessi

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