Con ancora negli occhi il capolavoro sportivo di Jannik Sinner le Atp Finals di Torino chiudono un’edizione memorabile. Un capolavoro che è anche stato organizzativo, come sostenuto oggi dall’assessore ai Grandi Eventi Mimmo Carretta.
I dubbi sul futuro e il possibile scippo di Milano
Ma se da un lato si sorride per il crescente successo dell’evento di punta del tennis mondiale, resta il vulnus di quale (o sarebbe meglio dire dove) sarà il futuro. Tutti si aspettavano una conferma (o un diniego) su un possibile quinquennio torinese delle Finals.
Ma il presidente Angelo Binaghi non si è sbilanciato parlando del mantenimento per cinque anni in Italia. Da chiarire se è da spartirsi con Milano.
E così nella bolla di Casa Tennis - che non verrà smontata, ma lascerà spazio ad Anci Off, collegato all’assemblea nazionale che partirà mercoledì - il caldo entusiasmo per quello che è stato, è un po’ smorzato dalla freddezza per quello che sarà. Intanto ci si gode il successo per le ricadute economiche sul territorio.
"La più bella edizione delle Finals"
"La più bella edizione delle ATP Finals - è il commento del presidente della Camera di Commercio di Torino Dario Gallina - Un grande successo sia di Casa Tennis che di casa gusto. Migliaia le presenze, 64 degustazioni, 43 le visite guidate. Da i dati che abbiamo il 50% ha visitato un museo. Abbiamo inoltre raccolto 8.000€ destinati alla Fondazione Le Molinette."
"Nei prossimi giorni ci incontreremo con Regione, con la Federazione e con la Camera di Commercio e inizieremo a pianificare quella che sarà l'edizione del 2025 - è il commento di Mimmo Carretta - L’impegno economico c’è, così come l’endorsement degli sponsor. Per il resto se avremo cinque anni ancora in Italia è grazie a Torino, abbiamo fatto un capolavoro”.
"Ci stiamo allenando per migliorare ancora"
"Su quello che si può migliorare, ci stiamo allenando - ha poi aggiunto Gallina - Faremo un gran finale per il prossimo anno. Per mantenere Atp servono investimenti infrastrutturali. Non solo per il palazzetto, ma anche per le strutture alberghiere. Vogliamo che le Atp rimangano a Torino. Siamo una squadra rodata, non disperdiamo questo patrimonio.”
Sul piano infrastrutturale, soprattutto per quello che riguarda la capienza della Inalpi Arena - che è il vero tema su cui ballerebbe la scelta della federazione di poter trasferire tutto il carrozzone a Milano - Carretta sostiene come “tecnicamente si può fare”.
Un plauso all’organizzazione arriva anche dall’assessore regionale alla Sport Marina Chiarelli: “Il ringraziamento va a chi lavorato. Manteniamo le Atp in Italia. Pensiamo che Torino meriti di ospitarle ancora”.
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