A meno di un mese dall'annuncio e dall'avvio della presenza di una stazione mobile dei carabinieri in corso Giolitti, il bilancio e la percezione dei residenti rispetto a questo servizio di prevenzione, perché tale vuole essere, si sta rivelando molto positivo.
Una decina i servizi effettuati, una cinquantina le persone identificate e quattro gli interventi che si sono resi necessari, tutti più che altro finalizzati a calmare qualche esagitato. Ma poco altro, perché la presenza, già di per sè, sta funzionando come deterrente. Numerose, invece, le persone che si sono fermate o sono entrate all'interno dell'ufficio mobile, sul mezzo a quattro ruote. Per chiedere informazioni ma anche per dare informazioni o segnalare qualche criticità. Il riscontro è positivo anche da parte dei commercianti, con i quali è già stato instaurato un rapporto di fiducia e collaborazione. Sono 45 quelli già controllati. La presenza della stazione è garantita tre o quattro giorni alla settimana, o di mattina o di pomeriggio, in alternanza e in accordo con le altre forze dell'ordine e, soprattutto, con la possibilità di muoversi in base alle esigenze e alle situazioni che emergeranno.
Un servizio voluto dal Prefetto Mariano Savastano e dal comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Marco Piras, che con queste parole aveva commentato l'iniziativa: "Un'altra espressione della vicinanza che l'Arma dei carabinieri vuole avere con la popolazione. Questa è una zona sensibile e essere qui serve a dare una maggiore sicurezza a chi vive e lavora, per rompere i cliché che la accompagnano. Si comincia con la presenza dell'Arma, per far vedere che lo Stato c'è".
Lo Stato c'è e il quartiere lo sta apprezzando. Se l'obiettivo voleva essere la prevenzione, questo - lo dicono i dati delle prime settimane - è stato raggiunto.
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