Il Nazionale

Cronaca | 13 novembre 2024, 12:10

"Basta armi a Israele, Palestina libera!": le Intifade Studentesche occupano la Leonardo Spa

Sabato 16 novembre il corteo da piazza Statuto

"Basta armi a Israele, Palestina libera!": le Intifade Studentesche occupano la Leonardo Spa

Le Intifade Studentesche entrano e bloccano la Leonardo Spa.

"per denunciarne la complicità con il genocidio in corso a Gaza perpetrato dallo stato illegittimo di Israele ai danni del popolo palestinese" scrivono in una nota stampa. 

"Nonostante il gruppo industriale dichiari di lavorare prevalentemente nel campo della difesa, Leonardo da oltre un anno continua a sostenere l'esercito israeliano attraverso spedizioni che includono assistenza tecnica da remoto, riparazioni materiali e fornitura di ricambi per i velivoli di addestramento della Israeli Air Force. Oltre a questo l'azienda ha fornito i sistemi per i bulldozer blindati (Caterpillar Do), che da anni vengono sistematicamente usati per distruggere le abitazioni palestinesi".

"L'industria bellica rappresenta un settore sempre più redditizio, il cui fatturato negli ultimi due anni è passato da un milione a 8 miliardi di euro. Torino è un caso esemplare di questo fenomeno: il dislocamento della filiera dell'automotive ha lasciato un vuoto che l'industria bellica sta colmando con ritmi sempre più accelerati. Fare la guerra diventa quindi una questione economica che riempie le tasche di pochi a scapito di molti, provocando morte e distruzione. Da città dell'automobile ci stiamo trasformando in città dell'aerospazio. In questa trasformazione non sono coinvolti solo stabilimenti industriali, ma anche i poli universitari torinesi, che stringono accordi con società come Leonardo, mettendo a disposizione le menti di studentesse e studenti e il sapere prodotto negli atenei, anche attraverso tirocini non retribuiti". 

A maggio le Intifade Studentesche avevano già occupato la sede centrale del Politecnico di Torino, la sede di Fisica e Palazzo Nuovo. "Pensiamo che la ricerca debba essere libera da vincoli economici e interessi guerrafondai e non vogliamo essere costretti a scegliere percorsi di ricerca in questo campo perché i soli disponibili, a causa dei crescenti tagli ai fondi pubblici".

"Non accetteremo compromessi NO ALLE GUERRE! BASTA ARMI A ISRAELE! PALESTINA LIBERA!" concludono gli studenti che sabato 16 novembre alle ore 14.30 saranno in corteo per la Palestina da piazza Statuto. 

redazione

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