C’è tempo fino al 17 novembre 204 per visitare la personale di Martine Thibaud alla Galleria dei Domenicani in Rue Saint François de Paul 11 a Nizza, giusto di fronte all’Opera.
La Galleria dei Domenicani è molto curiosa ed apre vasti orizzonti: mi dà sempre voglia di entrarci, attirata dalle opere in vetrina.
Questa volta poi ho trovato la porta aperta, col sole che illumina le grandi opere appese senza cornice.
Il contatto è diretto e si respira il profumo dei papaveri e di altri fiori di campo.
Si sente profumo di natura e si immaginano i colori.
Una passeggiata con tante sorprese dove mettere il naso.
Protagonista l’inchiostro di China Bianco e nero (più Bianco che nero) e non, anche la sperimentazione di tante tecniche.
Oriente o Occidente? Figurativo o astratto? Perché’ scegliere, l’artista giostra e gioca con allegria con queste definizioni.
Ogni opera è un diverso incontro, ogni foglio di carta asiatica contiene una diversa spensierata ricerca e lo scrive bene sul suo web site.
Chi è l’artista
Martine Thibaud dipinge fin dall'età di tredici anni per esprimere la sua emozione verso la natura, per mostrare la sua vulnerabile bellezza.
Esplora prima la via occidentale (olio, pastello, carboncino, acrilico, tecniche miste) e si allena con pittori rinomati.
Seguendo un percorso spirituale meditativo, si è impegnata per quattordici anni con un maestro di pittura a inchiostro dalla Cina e ha conseguito una laurea accademica convalidata da professori di belle arti provenienti dalla Cina e dal Giappone.
Il suo lavoro attuale è una fusione di queste tecniche ed offre una visione personale della natura, talvolta vicina all'astrazione, senza tempo e fantasiosa.
Si lascia guidare da quella che lei chiama "Una fonte dal nulla".
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