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Eventi e Turismo | 03 novembre 2024, 13:52

Festival della Scienza 2024 chiude con duecentomila presenze. La parola chiave del 2025 sarà ‘Intrecci'

In questi undici giorni, l'evento ha accolto studenti provenienti da dodici regioni italiane, nonché dalla Spagna e dalla Svezia. La ventiduesima edizione ha visto la partecipazione di duecentoottanta scienziati e oltre ottocento animatori impegnati nei laboratori

Festival della Scienza 2024 chiude con duecentomila presenze. La parola chiave del 2025 sarà ‘Intrecci'

Ancora un pomeriggio di incontri, laboratori e mostre, ma il Festival della Scienza 2024 è arrivato alle battute finali. Sono state duecentomila le presenze registrate in questi undici giorni di uno degli eventi scientifici e divulgativi più importanti d’Italia, con studenti provenienti da ben dodici regioni e alcune classi arrivate a Genova anche dalla Svezia e dalla Spagna. 

E mentre è ancora in corso l’edizione di quest’anno, già è stata presentata la parola chiave che legherà gli eventi in programma per il 2025: ‘Intrecci’. “Ci si è resi conto, proprio anche durante questo Festival, dell'intrecciarsi delle varie conoscenze, perché le sfide principali sono al confine tra le discipline - spiega Carlo Ferdeghini, presidente del consiglio scientifico -. Intrecci è una parola che io trovo magnifica, che esprime davvero questo intersecarsi delle diverse conoscenze, dei diversi saperi, dei diversi linguaggi. Il Consiglio Scientifico, insieme al Comitato del Programma, ha deciso, devo dire quasi all'unanimità. Intrecci invita a esplorare le infinite interconnessioni della conoscenza umana e i modi in cui la scienza, attraverso la cooperazione e l’integrazione, può aiutare a risolvere le sfide globali”.

 Ci si rende conto che il Festival della Scienza è arrivato quando si vedono i gruppi di studenti seduti sui gradini di Palazzo Ducale o al Porto Antico - spiega Fulvia Margili, direttrice dell’evento -. Questa edizione è andata molto bene, siamo molto contenti. Abbiamo dei numeri veramente importanti: i conti dicono che dovremmo essere intorno alle 200.000 presenze agli eventi. Il programma è stato ampio, la risposta del pubblico è stata calorosa: vediamo che il Festival è un evento amato, amato dal pubblico, amato dai relatori, dagli ospiti, dai protagonisti che abbiamo accolto al Festival, che sono stati oltre i 280 e che ci hanno detto di aver partecipato a tanti eventi di divulgazione scientifica nel mondo, ma il più bello è il Festival di Genova, quindi questo per noi ci riempie di orgoglio”. Un pubblico sempre più eterogeneo, quello che si presenta per assistere a laboratori, conferenze, mostre: “È una cosa su cui abbiamo lavorato negli ultimi anni - continua a spiegare la direttrice - perché avevamo un po' un ‘buco’ tra gli studenti e gli adulti un po' più avanti nell'età. Abbiamo visto molte persone che sono nel pieno della loro vita attiva, anche lavorativa, e sappiamo bene che in quel caso gli impegni sono molti, e quindi è più complesso partecipare al Festival; nonostante questo abbiamo avuto un'omogeneità di persone raggiunte, che parte dai bambini molto piccoli, arriva anche agli anziani, ma comprende questa fascia di popolazione attiva che poi alla fine è una parte fondamentale”. 

Il Festival della Scienza è importante perché sono i numeri a dirlo - commenta Massimo Nicolò, presidente della manifestazione -. Si tratta di una manifestazione culturale scientifica tra le più importanti a livello nazionale: abbiamo avuto studenti provenienti da 12 regioni italiane. Questa realtà ha bisogno ovviamente di un attento aiuto da parte delle istituzioni, da parte degli sponsor, che dobbiamo andare a cercare anche fuori dai confini. Tra le cose più belle c’è sicuramente l’entusiasmo degli animatori: ogni anno rispondono alla call per partecipare tantissime persone, sono circa 800 quelle impegnate a condurre i laboratori. Sono animatori pagati per il loro lavoro e impegno, con cifre non alte ma che vogliono essere un segnale di attenzione nei loro confronti. Inoltre, circa la metà di loro aveva già partecipato alle edizioni precedenti: una proporzione bellissima che consente al festival di rinnovarsi ogni anno, mantenendo una tradizione”.

I NUMERI DELL’EDIZIONE 2024

La ventiduesima edizione del Festival della Scienza ha coinvolto 280 scienziati e personalità illustri provenienti da tutto il mondo e più di 200 tra enti, associazioni, aziende e editori, per un programma composto complessivamente da 248 eventi, articolati in 90 conferenze, 108 laboratori, 15 mostre, 7 spettacoli e 28 eventi speciali. Il pubblico registrato è proveniente da 12 regioni in Italia, Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Puglia e Sicilia, con gruppi scolastici in arrivo anche da Spagna e Svezia. Hanno inoltre partecipato circa 800 giovani tra animatori e studenti del progetto Orientamenti Scienza. A partire dai primi giorni di dicembre, buona parte delle conferenze sarà disponibile on demand sulla piattaforma festivalscienza.online.

GLI EVENTI PIÙ APPREZZATI

Tra le 15 mostre si segnalano Agorà a Palazzo della Borsa, EarthSkopio e Upgrade, rispettivamente al Munizioniere e alla Sala Dogana di Palazzo Ducale e Ice Memory al Museo di Sant'Agostino. Ottimo riscontro anche per le attività proposte al RAISE Village: il futuro è qui, espressione del progetto Pnrr Raise (Robotics and AI for Socio-economic Empowerment), quest’anno alle Cisterne di Palazzo Ducale.

Tra i 108 laboratori, spiccano per presenze Supercellule superspeciali, Meteorologo/a per un giorno e IA, sport e robotica in Piazza delle Feste, Un mondo di gocce e bolle e Perché gli squali non vanno dal dentista alla Biblioteca De Amicis, Che orecchie A.I.? alla Città dei bambini e dei ragazzi e Posidonia, la nostra alleata all’Acquario di Genova. Successo anche per Robo-sport e Una barca amica degli Oceani alla Scuola di Robotica e La vita segreti degli oggetti a Palazzo Reale. Molte visite a Palazzo della Borsa per Colori in movimento e Mai fidarsi delle apparenze. A Palazzo Ducale i laboratori di maggiore successo sono stati Il segreto dell’orbita perfetta e Chirurgo per un giorno e
Il segreto dell’orbita perfetta alla Sala del Munizioniere, Fate il nostro gioco al Porticato, Astro-Tamagochi in Sala Camino, Il torneo degli elementi nello spazio Kids in the City e Volta la carta alla Loggia degli Abati.

Sale piene per gran parte degli incontri. Numerosi i sold-out nella grande Sala del Maggior Consiglio,  a partire dall’evento inaugurale, la lectio magistralis Il battito della matematica di Alfio Quarteroni, per proseguire con Machina Sapiens con Nello Cristianini, Il mistero del sonno con Valter Tucci, Intelligenza artificiale: realtà, miti, fiducia con Bertrand Braunschweig, La sfida del possibile con Telmo Pievani, Un pianeta di virus con Carl Zimmer e le conferenze spettacolo Quanto è quantistico il cosmo? con Vincenzo Barone, Massimo Pietroni e Paola Verrucchi e Quantum ne sai? con Sara Marzella e Luca Perri.

Pubblico in piedi e code all’ingresso anche per molti altri incontri, tra cui Il pulcino di Kant con Giorgio Vallortigara, Abissi con Jacopo Aguzzi, Cinzia Corinaldesi, Roberto Danovaro ed Emanuela Fanelli, Breve guida a un secolo di superconduttività con Andrey Varlamov, Avvicinarsi all’eco del Big Bang con Annalisa Allocca, Michele Maggiore e Jacopo Sacquegno, Matematica della in-felicità con Fabio Chiarello, Carne coltivata: andiamo oltre gli slogan con Roberto Defez e Che cosa sappiamo davvero? con Claudio La Rocca e Paola Rumore.

Molto apprezzati dal pubblico anche gli spettacoli proposti negli spazi del Teatro della Tosse, in particolare Allegro Bestiale, Rubik’s Hyde Show, la finale di FameLab Italia 2024 e gli eventi speciali come Chemistry Show e Pirotecnica Scienza in Piazza delle Feste e Materiali ad alta Pasticceria al MOG e tra gli eventi itineranti Il giro del festival i tre giorni. Grande entusiasmo in sala per Caterpillar Live, la puntata del programma di Rai Radio2 in diretta dal Festival della Scienza con i conduttori radiofonici Massimo Cirri, Sara Zambotti e Paolo Labati.
 

Chiara Orsetti

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