Ha precedenti per droga, rapina e persino tentato omicidio il 40enne che secondo le indagini sarebbe il responsabile dell’omicidio di via Varese. L’uomo, un 40enne di origine albanese, è stato identificato anche grazie alle immagini della videosorveglianza del quartiere.
Proprio da qui sono partite le indagini che ora puntano a localizzarlo. Pur conoscendo la sua identità infatti non è semplice rintracciarlo: non ha fissa dimora e vive di espedienti. Anche per questo le forze dell’ordine, i carabinieri della compagnia di Saronno e quelli del nucleo operativo di Varese coordinato dal pubblico ministero di Busto Arsizio Francesca Parola, stanno passando al setaccio le zone in cui gravitava (da qui il blitz a Cairate). E’ stato eseguito un blitz in uno stabile dismesso che dà ricovero ai senza tetto utilizzato in passato anche dal 40enne. Si parla anche di una serie di tracce che parlano in Svizzera.
Sembra ormai acclarato che l’uomo in fuga e la vittima non si conoscessero: l’omicidio sarebbe nato da una lite estemporanea e per futili motivi. C’è l’ipotesi di un incontro fortuito nel cortile ma anche quella di un inseguimento che si è concluso proprio in via Varese.
La certezza sono i due colpi di pistola che hanno raggiunto la vittima al petto e che l’hanno ucciso sul colpo. I soccorritori dell’ambulanza e dell’automedica intervenuti alle 21,30 di domenica sera non hanno potuto far nulla. La vittima è un senza fissa dimora di 46 anni di origine ucraina.
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