Lo sgomento e lo sconforto rappresentano in questo momento i sentimenti prevalenti per il Dego dopo l'ultima alluvione, la più terribile, che ha devastato l'impianto biancoblu.
Corsi e ricorsi drammatici per il sodalizio valbormidese per l'ennesima volta vittima della piena del Bormida. Dopo tante ripartenze e ricostruzioni ex novo dell'impianto, però, la società ha deciso di non calcare più il campo di Via Savona.
"Abbiamo aspettato un po' prima di scrivere perché questa volta l'amarezza e lo sconforto superano ogni cosa. Non c'è più niente! Il nulla. Sabato il fiume ha portato via tutto quello che c'era.
Il nostro impianto, che abbiamo amato e migliorato in questi anni con tanti sacrifici e la passione che ci ha sempre contraddistinti, è sparito nel nulla e sono bastate due o tre ore di inferno. Fa male, malissimo. Ieri abbiamo passato la giornata al campo ma non c'era la voglia di parlare di futuro, in questo momento non si riesce a pensare a quello che sarà di noi. L'unica cosa certa è che, con gli occhi pieni di lacrime e il cuore spezzato nel dirlo, il nostro amato "Perotti" non splenderà mai più. Nessuno giocherà mai più lì. Non è più possibile e solo il pensiero fa male al cuore. E pensare che ci eravamo appena rialzati, dopo appena una settimana dalla scorsa alluvione, il campo era pronto per la partita di Domenica.
Siamo vicini a tutte le società colpite e a tutte le persone che hanno avuto danni, forse nessuno meglio di noi può capire cosa si prova in questi momenti.
Nella speranza di avere qualche novità nei prossimi giorni, vogliamo ringraziare chi è rimasto al nostro fianco fino ad ora".
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