La preoccupazione maggiore dei piemontesi? Secondo un sondaggio di YouTrend condotto per Cgil, è la sanità. Tra le domande poste a 1000 residenti piemontesi, una di queste chiedeva quale fossero le azioni prioritarie nell'ambito della tutela dei lavoratori, e la difesa della sanità pubblica è risultata la risposta del 51% degli intervistati.
Le preoccupazioni principali
A seguire, i rischi alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, incluso il contrasto alle morti sul lavoro (30%), la lotta contro il precariato (26%), la difesa dei posti di lavoro nell'automotive (17%) e per ultima la lotta contro le discriminazioni di etnia, religione e genere nei luoghi di lavoro (13%). Nell'area torinese, la percentuale di chi ritiene prioritaria la difesa dei posti di lavoro nell'industria automobilistica sale invece dal 17 al 27%.
Il presidio
E a manifestare in difesa della sanità pubblica e del lavoro saranno proprio i pensionati del Sindacato Pensionati Italiani (SPI Cgil), che si danno appuntamento la mattina del 31 ottobre alle 10 sotto il grattacielo della Regione. Le critiche sono alle lunghissime liste di attesa, alle politiche insufficienti per quanto riguarda l'autosufficienza degli anziani e alla carenza di medici e infermieri.
"Andremo sotto la Regione perché andiamo a cercare soluzioni - ha dichiarato il segretario generale Cgil Piemonte Giorgio Airaudo - Molte dipendono dal governo nazionale ma alcune sono regionali, come l'assistenza delle persone non autosufficienti. In molti casi le persone non agiscono per vergogna".
"Il Piemonte è una Regione che ha il 26,6% di popolazione over 65 - ha spiegato il segretario generale dello SPI Piemonte Giuseppe Mantovan - che diventa il 31% se togliamo gli under 18. Le famiglie italiane spendono dal 2012 l'1,6% all'anno in più rispetto all'anno precedente per curarsi privatamente, ma nel 2023 questo aumento è stato addirittura del 10,3%. Ci si cura solo se si hanno i soldi, la sanità sta diventando un servizio che discrimina delle fasce di popolazione".
La famiglie italiane non si curano perchè costa troppo
Secondo i dati dell'Osservatorio Gimbe, infatti, il 5,1% delle famiglie italiane non si cura per la spesa troppo elevata o per i disservizi della sanità pubblica.
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