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Politica | 11 ottobre 2024, 12:08

Matteo Salvini torna a Genova e promette tempi certi per la diga: “Pronta entro novembre 2026”

Poi il leader della Lega lancia Bucci sulla scia di Toti: “Degno erede per i prossimi cinque anni”

Matteo Salvini torna a Genova e promette tempi certi per la diga: “Pronta entro novembre 2026”

Tra l'ormai consueto elenco di infrastrutture nascenti e l'investitura di Marco Bucci come degno erede di Giovanni Toti, Matteo Salvini è tornato oggi a Genova per una delle sue tante tappe della campagna elettorale leghista in vista delle elezioni regionali.
Il leader del ‘Carroccio’ ha parlato ai cronisti a margine del suo primo appuntamento genovese odierno per il seminario “Tutela del Paesaggio: Dialogo tra i professionisti” nella sala delle udienze del TAR Liguria. Poi, come da programma, si sposterà a Pontedecimo per un pranzo popolare insieme ai sostenitori della Valpolcevera.

Partendo proprio dalle infrastrutture Salvini ha ironizzato “stiamo dando molto lavoro agli ingegneri in tutta Italia” per poi, concentrarsi nello specifico sulle opere previste in Liguria: “Genova è un modello con il tunnel subportuale, la diga foranea, la galleria del terzo valico, il waterfront. Gli ingegneri a Genova e in Liguria stanno dando il meglio”.

Immancabile un passaggio anche sulla nuova diga foranea di Genova per la quale il Ministro alle Infrastrutture garantisce tempi certi: “Ci sono già i cassoni a mare, l'obiettivo è chiudere i lavori entro il novembre 2026 come previsto. Ieri in Consiglio dei Ministri c'è stato un passaggio importante: il materiale di scavo di altri cantieri come il tunnel e il porto verranno usati per riempire i cassoni della diga, si risparmiano tempo e soldi e avremo meno tir in giro per le strade”.
Sulla Gronda, invece, ha aggiunto: “Stiamo ragionando con i privati che hanno in concessione l’infrastruttura. Il contratto c’è, non ho dubbi che si farà. Le risorse le mette Autostrade per l’Italia, lavoriamo con loro per il piano economico complessivo e faranno tutti gli investimenti che hanno garantito”.

Spazio anche per la politica, ha nemmeno 24 ore dalla prima uscita pubblica in campagna elettorale dell'ex presidente Giovanni Toti: “Sono orgoglioso dei nove anni di amministrazione di centrodestra con una grande presenza della Lega, se la Liguria ha cambiato passo e accelerato ed è ai primi posti in Italia per tanti indicatori è grazie ai liguri ma anche a una Regione che è passata allo sviluppo. Penso che Bucci potrà raccogliere l'eredità e andare avanti per altri cinque anni. L'eventuale ritorno in campo di Toti è una sua scelta, ha passato giorni non tranquilli. Penso sia stato un ottimo governatore ed è anche suo il merito se la Liguria ha fatto passi avanti”.
Per quanto riguarda, invece, le prospettive della lega, Salvini auspica un “più lontano andiamo, meglio è”, per poi andare nello specifico: “L'importante è vincere, altrimenti il rischio è quello di fermare tutto, nella coalizione di sinistra c'è gente che vorrebbe fermare i cantieri. L'importante è riconfermare la continuità di buon governo e di progresso, ma come Lega contiamo di fare un buon risultato. A Genova abbiamo come capolista uno dei protagonisti del rinascimento ligure, Edoardo Rixi”.

Infine, un passaggio sul processo Open Arms: “Non ritengo di aver commesso alcun reato, ho un avvocato di cui mi fido, ma non ho intenzione di patteggiare e riconoscere un errore. Contrastare l'immigrazione clandestina non è un reato. Rischio di prendere più carcere di un pedofilo, sarò in aula e conto di essere assolto. Se fossi condannato sarebbe un disastro, perché direbbe agli scafisti di venire in Italia dove, invece di punire trafficanti, puniscono i ministri che hanno fermato gli sbarchi”.

 Sul tema della diga è arrivato da Lugano anche l’annuncio del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi: la diga è in anticipo sul cronoprogramma e potrà essere completata a fine 2026 o inizio 2027, anziché nel 2030, come inizialmente previsto. La comunicazione è arrivata durante la prima sessione del forum internazionale “Un mare di Svizzera” giunto alla sua settima edizione e in corso da questa mattina.

Pietro Zampedroni

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