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Eventi e Turismo | 16 settembre 2024, 13:23

Torino riconquista il suo passato TV: torna il Prix Italia per festeggiare i 70 anni del piccolo schermo. "Facciamo crescere il centro Rai"

Dall'1 al 4 ottobre la 76esima edizione della manifestazione. Lo Russo: "Qui si è fatta la storia, ma vogliamo anche futuro". L'ad Sergio: "La città sarà centrale nel piano strategico"

Torino riconquista il suo passato TV: torna il Prix Italia per festeggiare i 70 anni del piccolo schermo. "Facciamo crescere il centro Rai"

Torino non è più la città che inventa le cose e poi se le vede portare via. Non questa volta, almeno. Torna infatti sotto la Mole (nel vero senso del termine) il Prix Italia, Concorso Internazionale che premia il meglio di TV e radio, anche nelle loro nuove versioni podcast e digitale. Tanti gli ospiti, a cominciare dal torinese Alberto Angela

Nove anni dopo

Dopo dieci edizioni ospitate dal 1950 in poi, l'appuntamento per la versione 2024 è fissato dall'1 al 4 ottobre, per il concorso numero 76  a nove anni dall'ultima volta.

Una ricorrenza che abbraccia anche i 70 anni della televisione e i cento della radio. A completare l'agenda, anche i 150 dalla nascita di Guglielmo Marconi.

Lo slogan per il prossimo evento è Loud&clear (Forte e chiaro), ispirato dalla risposta che il genio italiano ricevette da oltreoceano al lancio del suo primo messaggio. L'inizio di tutta la storia.

Il Festival, peraltro, non si limiterà alle premiazioni, ma in 4 giorni scandirà anche anteprime Rai, eventi sul territorio, contenuti esclusivi e un programma distribuito in varie location, tra RAI, Cinema Massimo, Museo del cinema e altri ancora. Ci sarà spazio anche per sollevare il sipario sui nuovi programmi dell'azienda.

Lo Russo: "Si è fatta la storia, si faccia il futuro"

"Qui si è fatta la storia della tv e della radio - dice Stefano Lo Russo, sindaco di Torino - ci è sembrato doveroso che si svolgesse qui. Torino deve essere generatrice di nuove idee e di innovazione anche nel mondo del cinema e dell'audiovisivo". "Vogliamo continuare e sviluppare il centro di produzione qui a Torino e questo è un segno nella direzione giusta".

"L'industria della cultura è particolare e, dopo gli anni del Covid, forse serve ulteriore regolamentazione - aggiunge Marina Chiarelli, assessore regionale alla Cultura - Sarebbe bello ripristinare una festa qui sul territorio dedicata a Marconi".

L'ad Sergio: "Torino sarà centrale per la Rai"

"Torino e il centro produzione sono centrali nel piano strategico della Rai - dichiara Roberto Sergio, Amministratore delegato della Rai - Dalla digitalizzazione delle Teche in poi, avranno un ruolo strategico. Ecco perché creare dibattito con chi fa attività radiotelevisive non solo in Italia è un'occasione preziosa. Da anni serve a evidenziare le nuove energie e le proposte più giovani".

"È importante - aggiunge l'ad - far conoscere la capacità e le competenze delle nostre maestranze, vera nota distintiva rispetto a tutto il panorama si settore".

"Avremo tanti eventi trasversali - svela Chiara Longo Bifano, segretaria Generale Prix Italia - Con la tecnologia cerchiamo di fare un passo avanti, coinvolgendo la più ampia platea possibile. Tanti gli eventi per celebrare la rai 70-100 e i grandi ospiti. Ma se non c'è contenuto, la tecnologia serve a poco".

"Attendiamo una serie di eventi di grandissimo valore - aggiunge Guido Rossi, direttore del Centro di Produzione Torino - Noi vogliamo aprirci alla città ed essere punto di riferimento per i cittadini. Ci trasformeremo in una vera piazza, nello studio TV8 e accoglierà le dirette e i cittadini e sarà accessibile direttamente da via Verdi 14".

Massimiliano Sciullo

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