Cinesi e Mirafiori. Il futuro del mondo dell'auto di Torino si muove tra queste due prospettive. E a dire parole importanti è Andrea Tronzano, assessore regionale alle attività produttive. A cominciare dal produttore asiatico che potrebbe stabilirsi sotto la Mole. Tre i siti sotto osservazione. "Con Dongfeng visiteremo alcuni siti nella zona di Torino, ma la cosa fondamentale è che portino qui anche investimenti e posti di lavoro. Su questo continueremo a confrontarci anche con il governo".
Mentre su Stellantis, i timori non mancano: "Chiudere Mirafiori vorrebbe dire tradire oltre un secolo di storia. Non credo che Elkann intenda farlo, anche se colossi come Volkswagen stanno prendendo scelte drastiche".
"Non ho sentori particolari - aggiunge -, ma vedo che l'ad Tavares sta facendo scelte diverse, in territori diversi. Mentre qui aumenta la cassa integrazione".
E un pensiero va anche al progetto della Vehicle valley, perché la distanza dalla concorrenza si sta accorciando. "La Cina ha investito molto sul design e comincia a vedersi la differenza. Torino ha tradizione in questo campo e bisogna tornare qui a parlare di auto in tutto il suo complesso, anche nell'ottica di stile".
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