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Eventi e Turismo | 01 luglio 2024, 18:05

Un’edizione storica del Tour de France è passata anche nell’Astigiano: diversi comuni si sono colorati di giallo per il passaggio della Grande Boucle [GALLERIA FOTOGRAFICA]

Nizza Monferrato e Canelli gremite per il passaggio della terza tappa. A superare per primo il traguardo della Piacenza-Torino sotto la Mole Antonelliana è stato l’eritreo Biniam Girmay. Richard Carapaz nuova maglia gialla

Un’edizione storica del Tour de France è passata anche nell’Astigiano: diversi comuni si sono colorati di giallo per il passaggio della Grande Boucle [GALLERIA FOTOGRAFICA]

Per la prima volta nella sua storia ultracentenaria, il Tour de France è partito dall’Italia! 

A cent’anni esatti dalla prima vittoria italiana nel Giro di Francia, conquistata da Ottavio Bottecchia, la Grande Boucle percorre le strade del Bel Paese, attraversando le regioni che hanno contribuito a rendere grande il ciclismo in Italia, varcando montagne e pedalando tra straordinari paesaggi e percorsi circondati di storia, arte e fascino italiano. 

Grazie sopratutto alla collaborazione tra Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte, che da sempre amano il ciclismo, questo evento storico è diventato possibile, e sarà speciale e indimenticabile per tutti gli appassionati e non solo. 

Dopo le prime due tappe di sabato 29 giugno e domenica 30 giugno, rispettivamente Firenze-Rimini e Cesenatico-Bologna, il Tour de France è ripartito con una tappa di 231 km (la più lunga di tutta la competizione), con i ciclisti che hanno lasciato l’Emilia-Romagna per approdare in Piemonte, tagliando il traguardo a Torino sotto la Mole, precisamente davanti all’Inalpi Arena, per la conclusione della Grand Départ (Grande Partenza).

Un percorso significativo che ha incluso il passaggio per Tortona, dedicato alla memoria del grande Fausto Coppi e l’attraversamento delle Langhe, patrimonio Unesco insieme a Roero e Monferrato. 

“Avere il Tour de France in Piemonte è il risultato di un lavoro straordinario che abbiamo iniziato due anni fa e che oggi arriva a compimento. Il Piemonte è la dimostrazione della capacità di un territorio di cambiare pelle. Oggi più che mai ha acquisito la patente turistica e può accogliere a pieno titolo grandi eventi come il Tour de France, le ATP Finals, il Giro d’Italia, per citarne alcuni – ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Il turismo è un patrimonio trasversale ed è importante che ognuno faccia bene la propria parte. La Regione è impegnata per la promozione e per rendere questo territorio sempre più attrattivo, e i numeri ci dicono che la strada è quella giusta”.

Mentre la tappa precedente si è vivacizzata negli ultimi chilometri, con l’azione vincente di Kevin Vauquelin e lo sprint finale negli ultimi 10 km dello sloveno Tadej Pogacar (vincitore del’ultimo Giro d’Italia), che lo ha portato alla conquista della Maglia Gialla, questa terza frazione con prevalenza pianeggiante, ha regalato ai velocisti la prima vera occasione per le volate, tra cui quella degli ultimi 40 chilometri prima dell’arrivo.

Proprio Pogacar si è presentato alla Piacenza-Torino in testa alla classifica, con il belga Remco Evenepoel, il danese Jonas Vingegaard e il colombiano Richard Carapaz a ridosso, tutti racchiusi in un secondo. 

 Dopo un maxi incidente a velocità folli che ha coinvolto i più importanti velocisti in lotta per la vittoria a circa 2 km dall’arrivo,  a sbucare dal gruppo in volata e a tagliare il traguardo per primo è stato l’eritreo Biniam Girmay, seguito da Fernando Gaviria e Arnaud De Lie. Anche Richard Carapaz disputa lo sprint e in virtù della somma dei piazzamenti strappa la maglia gialla a Tadej Pogacar, diventando il primo ecuadoregno a riuscirci.

Il passaggio del Tour nell’Astigiano

32 km sono stati percorsi dalla carovana ciclistica nella nostra Provincia toccando diversi centri. I corridori, entrati da Bruno, hanno proseguito per Mombaruzzo, Nizza Monferrato, Calamandrana e Canelli, per poi toccare Santo Stefano Belbo nel cuneese e rientrare nell’Astigiano dal Boglietto di Costigliole, prima di addentrarsi definitivamente nei centri albesi per 52 km. 

Per l’occasione Canelli si è “vestita” di giallo, ornando con palloncini e bandiere dell’Italia le vie della città, offrendo un colpo d’occhio eccezionale. Le magliette gialle della StraCanelli indossate dalla cittadinanza invitata dall’Amministrazione Comunale, hanno reso possibile una visione coreografica del percorso che ha toccato la città. Pescata ripetutamente dagli aerei delle riprese la fantastica creazione del comune astigiano in omaggio al Tour: una gigantesca bottiglia di Canelli Docg giallo-azzurra creata con palloncini e interfalde a comporre la scritta “Canelli”. Presente anche una discreta affluenza di pubblico straniero (soprattutto francese), giunto ad ammirare la bellezza e unicità dei nostri territori alimentata ancor più dall’importanza di questo evento.

Passaggio del Tour accolto con grande entusiasmo anche nella capitale del Barbera: un momento fortemente atteso dagli appassionati delle due ruote, ma anche da tanti curiosi che, sin dalla tarda mattinata, hanno preso d’assalto il percorso nicese. Il transito delle carovane pubblicitarie era previsto per le 12.42 ma già dalle 11.30 erano in molti ad aspettare. Tra loro un folto gruppo di tifosi provenienti dalla Norvegia con tanto di bandiere. Un entusiasmo passato non certo inosservato agli occhi degli inviati della TV norvegese, fermatisi per un’intervista, poi trasformata in uno spot per la città trasmesso sugli schermi di chi segue la corsa nel Nord Europa. Dalla Norvegia, ma anche dalla Brianza e dalla Liguria, in molti hanno scelto Nizza per vedere da vicino la maglia gialla e i suoi avversari. Tra repentini cambi di clima e divertenti siparietti tra i tifosi, così Nizza Monferrato ha salutato il Tour. 

Riccardo Bracco

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