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Politica | 26 giugno 2024, 17:15

Cirio, la salute prima di tutto: “Abbatteremo le liste d’attesa”. Prime critiche alla giunta: “Poche donne, modello patriarcale”

Le critiche da Pentenero (Pd), Ravinale, Cera e Marro (Avs). Il presidente della Regione decanta Chiorino: “Prima vice presidente donna della storia del Piemonte"

Cirio, la salute prima di tutto: “Abbatteremo le liste d’attesa”. Prime critiche alla giunta: “Poche donne, modello patriarcale”

Designata dal neo proclamato presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio la squadra di 11 assessori e 2 sottosegretari che andranno a comporre la giunta regionale piemontese del prossimo quinquennio.

Chiorino, prima donna come vice

"È una giunta di valore, di qualità, di persone per bene ed esperte, non di persone improvvisate, che va in continuità con quella precedente - spiega Cirio - Quando si vince, si vince tutti insieme. La democrazia rappresentativa impone cambiamenti di equilibrio che vogliono dire anche cambiamenti di persone, ma tutti continuiamo a fare parte della squadra di centrodestra. Questa giunta noi la presentiamo in tempi record. Al mio fianco avrò Elena Chiorino, la prima vicepresidente donna nella storia della Regione Piemonte.”

Riboldi alla Sanità: “Persona di equilibrio”

"Gli altri assessori - ha proseguito Cirio - sono persone di valore, spesso sindaci. Come l’assessore alla Sanità, la delega più complicata, che andrà al primo cittadino uscente di Casale Monferrato Alessandro Riboldi. Da amministratore del suo comune dove è presente un ospedale ha guidato la fase difficile del Covid. È persona di equilibrio, di capacità amministrativa, avrà molto lavoro da fare, ha tutti gli elementi professionali, personali e anche politici. Credo nella necessità che l’assessore alla Sanità debba essere espressione del partito di maggioranza relativa di una coalizione. Ringrazio tutti i partiti a dimostrazione che siamo una coalizione politica, non aritmetica.”

La salute prima di tutto

"L’obiettivo principale per il Piemonte - ha poi detto Cirio - è la salute e l’abbattimento delle liste d’attesa. Riboldi è già al lavoro e sta studiando i dossier, ha delega piena, anche di edilizia sanitaria, e ha una scadenza importante: entro fine anno noi dovremmo varare il nuovo meccanismo di accesso alle cure, vista la scadenza del C.U.P. Sarà il primo tassello per l’abbattimento delle liste d’attesa che insieme al completamento dei nuovi ospedali sono le nuove priorità.”

Novara sarà hub dei microchip 

C’è poi il tema del lavoro. "Abbiamo convocato per inizio di luglio il tavolo straordinario per Ilva - ha dichiarato il neo proclamato presidente, al suo secondo mandato - Siamo a 48 ore dall’annuncio del più grande investimento industriale che si farà in Italia: la Silicon Box di Novara, con la realizzazione in Piemonte di una importante fabbrica di microchip. Venerdì firmeremo con il ministro Urso questo agreement."

"Di autonomie si parla nella Costituzione"

Il tema autonomie è nella Costituzione Italiana - sostiene Cirio - che a me piace molto, in tutti i suoi aspetti. Mi piace però leggerla tutta. La Carta dice che quando una Regione richiede più autonomia lo può fare. Vi faccio un esempio: oggi se voglio premiare un’insegnante perché decide di andare  in una scuola montana, non lo posso fare. Non posso dare un euro in più a quel medico di medicina regionale che sceglie di andare a operare lontano dall’area metropolitana. Per questo abbiamo designato una assessorato ad hoc con delega a Enrico Bussolino, presidente della provincia di Alessandria, territorio che diventerà il cuore della logistica europea"

Donne e nomi, prime schermaglie

"Il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha presentato la nuova giunta ricordando che è la prima ad avere una vicepresidente donna - è la critica lanciata la consigliera regionale PD Gianna Pentenero - Tuttavia, non si è accorto che, oltre a quel ruolo, le donne sono comprimarie in un esecutivo fortemente "maschile". Faccio un augurio di buon lavoro a tutti e tutte, poiché dal loro operato dipende il futuro della Regione. Tuttavia, viste le premesse, confermo che la nostra opposizione sarà attenta e continua".

Pentenero ha poi continuato: "Non convince la decisione di dividere in due il settore delle infrastrutture: considerando la situazione piemontese, mi chiedo cosa Cirio non ritenga "strategico" o, di fatto, quali siano le infrastrutture di serie A e quelle di serie B".

"Inoltre, la scelta di non promuovere un esponente della precedente legislatura, con esperienza e conoscenza della macchina amministrativa, per governare la sanità, è una conferma che quanto fatto negli scorsi cinque anni non sia evidentemente una strada da continuare a percorrere", ha concluso Pentenero.

Non siamo stupite", così Alice Ravinale, Valentina Cera e Giulia Marro, elette in Consiglio Regionale per Alleanza Verdi e Sinistra. "Posto che la destra piemontese ha già dimostrato in molteplici occasioni la sua piena adesione al peggiore modello patriarcale, ma il quadro è desolante. Sono 14 tra assessori e sottosegretari, e nonostante l’aumento delle figure istituzionali le donne dell’amministrazione Cirio restano solo 3". 

"Ci siamo battute per l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale piemontese, ma a destra regge bene il tetto di cristallo per quanto riguarda la gestione del potere. A farne le spese saranno ancora una volta innanzitutto le donne piemontesi, che resteranno sottorappresentate nel governo della Regione anche per i prossimi cinque anni”, hanno concluso.

Rossi (Pd): "Prevalse le logiche della spartizione"

"Di fronte alla nuova Giunta presentata dal Presidente Cirio prendiamo atto che anche questa volta hanno prevalso logiche di spartizione tra i partiti con poca attenzione alle competenze e scarsa autonomia del Presidente. Lui stesso nelle scorse settimane aveva fatto trapelare la volontà di voler affidare la sanità a un tecnico a lui vicino, ma ha dovuto cedere nei confronti di Fratelli di Italia come nella scorsa legislatura già aveva fatto nei confronti della Lega. Con l’aggravante che il partito di Giorgia Meloni prima ha preteso la delega per poi lasciarla in mano al nuovo arrivato perché nessuno tra coloro che già erano presenti in giunta o in consiglio nella scorsa legislatura ha voluto farsi carico dell’impegno più gravoso e carico di responsabilità", è stato il commento del Consigliere regionale e segretario regionale del Partito Democratico Domenico Rossi

"L’augurio è che ci sia maggiore attenzione sul tema della sanità pubblica e che si metta fine alla propaganda che ha caratterizzato i 5 anni precedenti per provare a risolvere i problemi che i cittadini incontrano ogni giorno. Ci auguriamo che l’ennesimo impegno preso pubblicamente da Cirio di redigere un nuovo piano socio-sanitario si trasformi in realtà, come chiediamo da tempo, e che si affrontino con serietà i problemi legati alle liste d’attesa e allo svuotamento della medicina territoriale. La nuova Giunta dovrà mettere in campo soluzioni senza passare il tempo a scaricare le responsabilità su chi ha governato precedentemente. Questa volta sono finiti gli alibi", prosegue Rossi che annuncia "un’opposizione costruttiva, ma intransigente perché i piemontesi meritano una regione capace di offrire i servizi essenziali legati alla sanità e al trasporto e attrattiva nei confronti del mondo delle imprese".

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