Il Nazionale

Politica | 13 giugno 2024, 11:54

“Caso Alba”: un messaggio di avviso, nemmeno troppo cifrato, alla “Ciriocrazia”

Sotto le torri si sussurra che buona parte del mondo ex democristiano abbia voltato le spalle a Bo come gesto di insofferenza verso una gestione del potere poco “orchestrale”. Cambia ancora una volta la mappa nelle sette sorelle

“Caso Alba”: un messaggio di avviso, nemmeno troppo cifrato, alla “Ciriocrazia”

Il “caso Alba” – con la vittoria dell’esponente Pd Alberto Gatto (per di più al primo turno) - rappresenta qualcosa di più di una spina nel fianco di Alberto Cirio anche perché ridisegna la mappa del potere amministrativo nel Cuneese ridefinendone gli equilibri politici.

In sintesi, dopo il voto dell’ 8 e 9 giugno: la Regione al centrodestra, Cuneo, Alba, Bra e Saluzzo al centrosinistra, Fossano alla Lega, Mondovì e Savigliano ufficialmente civiche, pur con uno strabismo a destra.  

Alba costituisce una zeppa rispetto alla “Ciriocrazia” imperante, proprio nel momento in cui il governatore aveva appena concluso lo spoil system sulla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e stava per darne corso ad altri.

Si dice – ma è qualcosa di più di un mormorio – che ad Alba il vecchio mondo democristiano  abbia appoggiato Gatto non tanto contro il mite Carlo Bo, sostenuto nella precedente tornata comunale, quanto per far arrivare un messaggio nemmeno troppo cifrato al presidente.

Quasi a ricordargli che le Langhe sono una realtà complessa, che ama l’orchestra e meno i solisti. Che dell’orchestra apprezza i direttori a condizione che sappiano – com’è sempre avvenuto nella storia politico-amministrativa di questa città – valorizzare tutti gli orchestrali.

Fuor di metafora musicale, la riconquista della capitale delle Langhe è un elemento politico che peserà e non poco nel futuro della provincia di Cuneo, considerato il ruolo e la potenza economica che rappresenta nel Nord Ovest.

Un dato, quello amministrativo di Alba, che assume un significato particolare perché arriva contestualmente al trionfo del governatore, trainato più dalla sua lista che dai partiti di centrodestra, e nel momento della sconfitta del centrosinistra in Regione, dilaniato da lotte intestine.

Sono i paradossi della politica che, chi è accorto, tuttavia non può lasciarsi sfuggire.

Giampaolo Testa

Commenti