Il Nazionale

Cronaca | 11 aprile 2024, 14:00

"Non si può aver paura di andare a lavorare. Dalle Vallette vanno sfollati 500 detenuti" [VIDEO]

È l'appello dell’Osapp, il sindacato di Polizia Penitenziaria, oggi in presidio davanti al Cotugno-Lorusso: “Condizioni disumane. Le carceri sono diventate discariche sociali, servono 12mila operatori in più"

"Non si può aver paura di andare a lavorare. Dalle Vallette vanno sfollati 500 detenuti" [VIDEO]

"Non si può avere paura di andare a lavorare". È un appello rivolto alla politica, ma non solo, quello lanciato da Gerardo Romano, vice segretario dell’Osapp , sindacato di polizia penitenziaria, in presidio davanti al carcere Cotugno-Lorusso per denunciare le condizioni di lavoro degli agenti operanti nella casa circondariale delle Vallette.

"500 detenuti da sfollare"

Chiedono di sfollare 500 detenuti da Torino e l’arruolamento straordinario di 12mila unità in tutta Italia, dove il tasso di sovraffollamento ha superato il 113 per cento. Oltre alla garanzia di dignità per detenuti e operatori del carcere. Queste le richieste da risolvere, per Osapp, nell'immediato.

1.400 detenuti a Torino

A Torino, dove sono attualmente recluse 1.435 persone, ci sarebbe posto per 1.029. Ma la situazione non è migliore in altre realtà carcerarie, come ad esempio al Cerialdo di Cuneo, dove è stata istituita l’astensione della mensa. Ma problemi permangono anche ad Asti, Biella e Saluzzo.

"Turni di lavoro massacranti"

Ma a essere denunciate sono anche le condizioni di lavoro, a detta del sindacato, che sono andate a peggiorare negli ultimi anni, con turni che dovrebbero essere di sei ore, ma che spesso supererebbero anche le 12 ore.

"Le carceri sono un colabrodo e la situazione è sempre più ingestibile - commenta il vice segretario - le condizioni sono disumane. Le carceri sono diventate discariche sociali dove tutti dicono di tutto e di più ma non intervengono. Nei primi mesi dell’anno siamo arrivati a 16 aggressioni e 18 agenti feriti. Questo avviene perché non ci sono più spazi". 

I detenuti psichiatrici

"Spesso dobbiamo gestire situazioni che non ci competono - spiega Romano - come i pazienti psichiatrici che non dovrebbero stare in carcere, ma essere gestiti dal sistema sanitario. Mancano psichiatrici e medici".

 

Su quest'ultimo punto, in particolare, il sindacato ha richiesto che venga rafforzato il "repartino" della Molinette, per la gestione di questi soggetti. 

"I protocolli sono saltati, non c’è più una struttura - conclude Germano - Chi fa il capo reparto, spesso si occupa anche delle pulizie e di altre mansioni, molte volte non avendo nemmeno il tempo di andare in bagno".

I suicidi

 

 

Infine il dato drammatico dei suicidi nelle carceri: 30 suicidi nell’ultimo anno in Italia, con tre tentativi di gesti anti conservativi fermati dagli agenti negli ultimi giorni (due uomini e una donna).

"Il nostro è diventato sempre più un lavoro di mediazione con a rischio spesso la nostra vita. Un agente di 25 anni rischia la paralisi a seguito dell'incrinamento di una vertebra a seguito di uno schiaffo ricevuto".

Ricca: "Chiesto al sottosegretario Ostellari di incontrare gli agenti"

"Questa mattina ho raccolto l’appello dell’Osap e degli agenti della Polizia Penitenziaria che hanno indetto una conferenza stampa davanti alla casa circondariale Lorusso e Cutugno. Il numero allarmante di aggressioni subite dagli agenti, le difficoltà oggettive dovute a carenza di personale e sovraffollamento carcerario rendono il loro lavoro sempre più pericoloso e, contemporaneamente, vanificano gli sforzi di reinserimento dei detenuti - afferma l’assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte Fabrizio Ricca -. Abbiamo chiesto al sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia Andrea Ostellari di venire a incontrare gli agenti che lavorano nel penitenziario di Torino per ascoltare i loro problemi".

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