Nonostante la pioggia, piazza San Giovanni recintata e limitata al pubblico, si sono presentati in molti per dare l'ultimo saluto a Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell'ultimo re d'Italia.
Sotto gli ombrelli o al riparo del Palazzaccio
Muniti di ombrelli, o riparati dai portici del Palazzaccio, non sono mancati i curiosi e passanti all'esterno del Duomo. Molti tra il pubblico sono stati incuriositi dal rumore della celebrazione. Infatti, all'esterno del Duomo, sono stati allestiti due maxischermo e impianti audio, per poter consentire anche al pubblico di partecipare alla Messa.
"Si è fatto voler bene per l'aiuto ai più poveri"
A celebrare il funerale è stato monsignor Paolo De Nicolò, gran priore degli ordini dinastici, che ha ringraziato anche i partecipanti all'esterno della chiesa:
"I partecipanti fuori dal Domo sono la testimonianza di chi è stato arricchito dall'amore per Vittorio Emanuele- ha dichiarato durante l'omelia Monsignor De Nicolò - la sua persona si è fatta volere bene da molti, soprattutto grazie alle sue opere di carità nella beneficenza ai più poveri".
Tra nostalgici e appassionati di storia
Tra il pubblico non sono mancati anche alcuni nostalgici della monarchia o appassionati di storia: "Siamo qui mossi dalla passione per la storia, per dare il saluto a Vittorio Emanuele e stringerci vicino alla famiglia", commenta un signore venuto da Falchera.
In mezzo alla folla si è distinto anche un cartello con sopra scritto: "Buon viaggio Principe. Requescat in pace". A reggerlo è una signora che si presenta con il titolo di "Regina Augusta Tana Imperatrice Tana".
Ora tutti attendono il termine della celebrazione, per poi recarsi a Superga dove la salma di Vittorio Emanuele verrà cremata.
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