“Faremo le valutazioni su eventuali impugnazioni al decreto di sequestro. Siamo ben consci che la vicenda deriva da questioni familiari tra il fratello della 91enne defunta e la nipote, coinvolgendo loro malgrado nella stessa vicenda anche il mio assistito oltre ai professionisti citati nell’indagine”.
Sono le parole dell’avvocato Mario Ventimiglia, che ha assunto la difesa del collega Salvatore Sciortino, indagato per circonvenzione di incapace insieme al notaio Gianni Donetti ed al neurochirurgo Franco Traverso (oltre alla nipote della donna), in un inchiesta della Guardia di Finanza, su disposizione della Procura. I fatti nascono, come è ovvio, dal fatto che la donna avesse escluso dal testamento il fratello, a favore della nipote.
Dopo la notizia pubblicata questa mattina l’avvocato Ventimiglia ha convocato i media per parlare dell’accaduto e lo ha fatto direttamente nell’ufficio del suo assistito, vicino a Maria Josè, figlia del legale indagato. Salvatore Sciortino era stato nominato amministratore della donna quando aveva 82 anni, residente in provincia di Asti ma che dimorava a Villa Santa Clotilde nella città dei fiori, dal 2012 al 2018. La donna, morta poi nel 2021 a 91 anni, aveva problemi deambulatori ed aveva chiesto un amministratore, nominato nell’avvocato Sciortino dal giudice De Martino, ancora al tribunale di Sanremo.
“Sarà necessario avere l’accesso agli atti – ha poi proseguito l’avvocato Ventimiglia – ma ci mettiamo fin d’ora a disposizione della magistratura per qualsiasi accertamento per gli atti contestati”. Dal legale emerge che l’avvocato Sciortino venne indagato prima e imputato poi per ben due volte, sempre per fatti inerenti la gestione dell’amministrazione della donna, con le querele del fratello, oggi 88enne e che ha fatto l’ulteriore querela contro lo stesso ex amministratore della sorella, contro il notaio Donetti, il dottor Traverso e la nipote.
Da evidenziare che Salvatore Sciortino venne assolto per entrambi i casi (nel 2022 e 2023) perché il fatto non sussiste. Venne infatti rinviato a giudizio perché accusato dal fratello della donna di aver percepito indebitamente delle somme di denaro. Sciortino è stato assolto da due Gup differenti. Stessa sorte (assoluzione) per la nipote.
Sul caso, tra l’altro, pende anche l’ipotesi della prescrizione anche se su questo l’avvocato Mario Ventimiglia si è preso qualche giorno per analizzare con precisione il dispositivo che ha colpito il suo cliente. Su questo tipo di reati è di 6 anni (ad aprile prossimo sarebbero addirittura 7) tranne nel caso in cui ci siano atti interruttivi.
Una delle accuse all’interno della denuncia fatta dal fratello della donna che ha fatto testamento è relativa al fatto che, al momento della lettura del testamento redatto dal notaio Donetti, la donna non avrebbe proferito parola. Dichiarazioni che sarebbero arrivate dai presenti alla esposizione del testamento.
L’avvocato Mario Ventimiglia ha confermato che, a breve, chiederà per il suo cliente di essere ascoltato come avvenuto anche per gli altri fascicoli che lo hanno poi visto assolto. E’ anche emerso che la vicenda esplosa oggi è stata seguita dalla Guardia di Finanza mentre quelle precedenti direttamente dalla PG del tribunale.
Per quanto riguarda il notaio Gianni Donetti abbiamo sentito il suo legale, l’avvocato Alessandro Moroni, che ha confermato di essere in attesa degli atti: “Per ora posso solo dire che sono convinto che abbia fatto il suo dovere esercitando del tutto le sue funzioni correttamente”.
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