Dopo i nostri articoli sulle focacce migliori della città secondo le recensioni online, secondo la nostra redazione e secondo i lettori, ecco partire un altro servizio seriale de ‘La Voce di Genova’. Lo abbiamo chiamato ‘La focaccia vien di notte’ ed è dedicato a tutti quei forni che sono aperti nelle ore piccole, rappresentando un servizio per le molte persone che lavorano di notte ma anche per i tanti giovani che sono in giro, o proprio per chi non è riuscito a far la spesa e a preparar la cena. Vi accompagneremo ogni martedì e, alla fine del nostro giro, avrete una guida completa su dove trovare la focaccia calda, tutti i giorni di tutto l’anno, in ogni punto della città. Buon appetito, nottambuli!
“Quando siamo aperti? Si fa prima a dire quando siamo chiusi”. Alice Gazzo lo racconta con il sorriso, ma in fondo lo dice pienamente a ragione. Perché per certi forni della città il lavoro è quasi h24, a ciclo continuo. Il Panificio Simonitti di via Giotto a Sestri Ponente è uno di questi: chiuso dalle 14 alle 17. Per il resto, sempre pronto a sfamare ogni bocca, con una vastissima selezione di salato e una altrettanto variegata scelta per quanto riguarda il dolce.
Simonitti, un nome e una garanzia: perché è uno dei forni che ha fatto la storia restando aperto nelle ore notturne, uno dei primi a partire con questo servizio, rivelatosi poi nel corso degli anni sempre più prezioso per chi lavora e sempre più goloso per chi ama fare le ore piccole.
Fatto emergere grazie al grande e qualificato lavoro di Mauro e Andrea Simonitti, e del loro amatissimo e indimenticabile papà, oggi il forno è portato avanti da Alice Gazzo, che è entrata per la prima volta dentro al negozio di via Giotto sei anni fa. Siamo nella Sestri più di levante, vicino alla parrocchia di San Nicola, di fronte alle scuole superiori ‘Bergese’ e ‘Rosselli’ e, da qualche anno, anche ‘Mazzini’.
Il via vai è continuo: studenti, impiegati, famiglie durante il giorno, giovani e giovanissimi durante la notte, insieme a chi, magari da una vita, ‘le notti’ le fa di lavoro, come operatori ecologici di Amiu, tassisti, forze dell’ordine, operai di Aster e delle Autostrade. “Sono arrivata qui come dipendente - ricorda Alice Gazzo, una ragazza rossa di capelli, pienamente determinata e con una grandissima energia e altrettanta capacità organizzativa - Avevo già lavorato in altri forni, poi dietro al banco di Simonitti mi sono trovata sempre più a mio agio. E quando Mauro mi ha proposto di prendermi un po’ più di responsabilità, ci ho pensato un po’ su e poi ho accettato”.
Oggi Simonitti è una realtà con nove persone impegnate tra laboratorio e bancone: “Voglio citarli tutte e tutti, perché sono fantastici e se lo meritano: Luca, Giusi, Simone, Emanuele, Andrea, Aldo, Antonio e Karina. E poi, anche chi ci dà una mano all’esterno, perché è giusto mantenere un po’ di ordine, anche per rispetto verso chi abita qui vicino. Cerchiamo di stare molto attenti a tutto”.
A cominciare, ovviamente, dai prodotti: “Non si discute su quello. Sempre materie prime di qualità, anche se non possiamo negare che i costi siano aumentati. Ma noi siamo sempre stati un forno con prezzi ‘popolari’, quindi cerchiamo di mantenerci sul nostro standard”. Alice lavora “tutte le notti. Mi piace molto di più: ormai conosco per nome quasi tutti i clienti. È difficile tenere aperto un negozio con i nostri orari: ma ho la fortuna di avere uno staff serio ed eccellente. I ragazzi e le ragazze sono sereni: questo è ciò che conta. Siamo un gruppo coeso e poi devo dire che le soddisfazioni arrivano. Si fatica tanto, ma si è ripagati”.
Al venerdì e al sabato si formano lunghe file, a qualsiasi ora, per un pezzo di focaccia calda. E anche durante la settimana il flusso è intenso: “Focaccia ed Estathè, praticamente un rito. Ma vanno moltissimo anche il panino con la cotoletta, gli hot dog, le pizze con la stracciatella sopra oppure quelle che chiamiamo ‘pizze ignoranti’, che sono più da provare che da descrivere”.
Alice è sempre molto attenta alle richieste dei clienti e anche alle evoluzioni dei gusti e delle persone: “Cerchiamo di preparare cibi che possano essere graditi anche dai nostri amici musulmani, visto che, anche per motivi di lavoro, sono sempre di più qui a Sestri. E poi, abbiamo voluto dare una nuova veste al negozio, con la ristrutturazione dello scorso luglio”.
Alice non si ferma mai: “Ho lavorato tutta la notte, ma ho aspettato ad andare a dormire, per fare l’intervista. Questo lavoro mi appassiona e, soprattutto, mi appassionano le persone. Io spero che i ragazzi che oggi hanno vent’anni possano venire anche quando ne avranno quaranta, e ricordarsi di Simonitti. Quanto a me, è un onore infinito stare qui dietro: e devo tutto a Mauro, immensamente grata per la fiducia che mi ha dato”.
Questa è proprio una famiglia e, in fondo, se vuoi star chiuso dalle 14 alle 17 e poi aperto sempre, devi poter contare sulle persone. Se tra i forni aperti di notte Simonitti continua a fare scuola, un motivo ci sarà.
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