Il Nazionale

Cronaca | 24 gennaio 2024, 07:14

Quale futuro per i benzinai di Torino e del Piemonte? Tra transizione energetica ed ecologica, i gestori chiedono risposte

Un confronto con le istituzioni in occasione del 60esimo anniversario della FAIB (Federazione Autonoma Italiana Benzinai) - Confesercenti

Quale futuro per i benzinai di Torino e del Piemonte? Tra transizione energetica ed ecologica, i gestori chiedono risposte

Ci sarà un futuro per i benzinai di Torino e del Piemonte? Se sì, quale? Sono questi i grandi interrogativi che si pongono i gestori dei distributori di carburanti ai tempi della transizione energetica ed ecologica. Al Polo del '900 se ne è discusso con le istituzioni in occasione del 60esimo anniversario della FAIB (Federazione Autonoma Italiana Benziani) –Confesercenti.

I dubbi e le richieste dei benzinai sul futuro

Alle luce di un contesto sempre più complesso, tra le necessità di salvaguardare l'ambiente ma al tempo stesso i benzinai chiedono attenzione e risposte: “Da anni - hanno sottolineato il presidente nazionale Giuseppe Sperduto (gestore) e il coordinatore provinciale di FAIB Michele Berrino – sollecitiamo riforme strutturali e contrattuali della rete di distribuzione dei carburanti perché, al momento, non è efficace; servono nuovi modelli di business e il numero degli impianti andrebbe razionalizzato. Combattiamo per un ammodernamento e per una ristrutturazione: per questo abbiamo fatto partire un lungo ragionamento con il governo, la politica deve accompagnarci”.

I gestori, inoltre, chiedono garanzie sul proprio futuro: “Stiamo vivendo – ha commentato il presidente provinciale di FAIB Vincenzo Nettis – un momento drammatico, segnato dal Covid, dalla crisi energetica e delle accuse di essere 'furbetti'. La diminuzione dei consumi, i cambiamenti degli stili di vita, la promozione di nuovi modelli di mobilità ci penalizzano rendendoci marginali e precari. Per questo ci chiediamo se potremo avere ancora un ruolo attivo ed autonomo: siamo convinti di non poterci più ancorare a meccanismi vecchi, ma occorre garantire dignità e crescita professionale alla nostra categoria”.

Dati e sviluppi futuri

I rappresentanti istituzionali presenti hanno snocciolato alcuni dati e provato a fornire una visione sugli sviluppi futuri. A livello regionale, in particolare, esiste un rapporto annuale sui carburanti: nel 2022, a fronte di una aumento sul consumo di benzina e GPL del 2,96% e del 9,52%, si è registrata una diminuzione del 4,62% del gasolio; sul metano, i numeri risalenti al 2021 mostrano un crollo del 41,58%. Le colonnine elettriche attualmente presenti all'interno degli impianti sono solo 20, di cui 6 in costruzione: “Occorre - ha dichiarato l'assessora regionale al commercio Vittoria Poggio – trovare un equilibrio e sostenere un cambiamento, adottando una strategia ragionata attraverso tavoli con il governo, i comuni e le associazioni di categoria sulle linee guida da attuare”.

I distributori operanti a Torino sono 204: all'amministrazione comunale spettano, in questo caso, le funzioni di controllo ad opera della polizia municipale. Sugli altrettanti accertamenti realizzati sono state rilevate solo 3 irregolarità, 2 perché i prezzi non erano in linea con quelli dichiarati nella registrazione al MISE, 1 per non aver segnalato il subentro di altro gestore: “Nell'ultimo decennio - ha spiegato l'assessore al commercio Paolo Chiavarino – sono stati rimossi 54 impianti, con una netta parabola discendente paragonabile a quella delle edicole: si tratta di un impoverimento sotto tutti i profili perché sono un importante presidio di sicurezza; una delle soluzioni potrebbe essere quella di assimilare il profilo commerciale a quelli di chi offre beni di prima necessità”.

L'assessore all'ambiente della Regione Piemonte Matteo Marnati ha annunciato l'intenzione di inserire, nei prossimi bandi per la sostituzione dei veicoli commerciali, la possibilità di prevedere veicoli alimentati con qualsiasi tipo di carburante: “Puntare - ha affermato il regionale Matteo Marnati – solo sull'elettrico sarebbe un errore strategico madornale: in futuro dovremmo invece puntare all'autonomia energetica attraverso soluzioni che rispettino l'ambiente senza danneggiare l'economia, come i biocarburanti, senza disdegnare le nuove tecnologie”.

Sul territorio di Torino, infine, su un totale di 400 colonnine elettriche previste da un bando vinto nel 2018, quelle attive sono 270: “I dati – ha commentato l'assessora ad ambiente e trasporti della Città Chiara Foglietta – ci mostrano come la domanda sia ampiamente coperta, considerando il fatto che investire in un'auto elettrica è l'ultimo problema delle famiglie torinesi. Tutte le transizioni vanno accompagnate e finanziate, per questo servono investimenti anche per trasformare i distributori in hub innovativi”.

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