Il Nazionale

Cronaca | 11 gennaio 2024, 12:09

Botte in pizzeria prima del tentato investimento nel dehors: 53enne a processo per lesioni e minacce

Udienza di fronte al giudice di pace di Alba per la colluttazione che precedette il fatto del luglio scorso nel centro di Rodello

Botte in pizzeria prima  del tentato investimento  nel dehors: 53enne a processo  per  lesioni e minacce

E’ fissato per il prossimo 13 marzo di fronte al Tribunale di Asti in composizione collegiale l’avvio del procedimento che vedrà un 53enne di Montelupo Albese, di professione impiegato, chiamato a difendersi dalla pesante accusa di tentato omicidio per quanto accaduto il 29 luglio scorso all’esterno di una pizzeria in piazza Vittorio Emanuele II a Rodello

Qui l’uomo, alla guida di una Fiat Panda, ha compiuto una manovra con la quale, entrando col veicolo all’interno del dehors, avrebbe tentato di investire Roberto Barbetta, coadiuvante del locale

Un fatto che, per le sue modalità di svolgimento come per la circostanza di essere stato ripreso in un video diventato presto virale, ebbe un clamore andato ben oltre i confini del piccolo comune  langarolo, e che ora verrà giudicato dal tribunale in composizione collegiale con giudizio immediato, così come richiesto dal pubblico ministero titolare dell’indagine Laura Deodato

IL VIDEO DELL'INVESTIMENTO

Toccherà invece al giudice di pace di Alba esprimersi in merito alle accuse che pendono sul capo del 53enne di Montelupo in merito a quello che probabilmente rappresenta l’antefatto dell’aggressione di luglio

Aggressore e aggredito ricorrono infatti come protagonisti di un episodio verificatosi alcuni mesi prima del tentato investimento, e precisamente il 27 marzo scorso. Teatro, lo stesso ristorante pizzeria dove i due vennero alle mani per quelle che, secondo quanto riferito mesi dopo dal ristoratore, sembrerebbero ragioni del tutto pretestuose (si parlò di vaccinazioni anticovid, motivazione poi esclusa dal legale dell'uomo), accampate dall’impiegato prima di ingaggiare col coadiuvante una colluttazione nella quale quest’ultimo ebbe la peggio, riportando un trauma cranico, una ferita superficiale al cuoio capelluto e un trauma all’emicostato destro, per una prognosi di dieci giorni. 

Da qui, e dalle successive minacce di morte che l’uomo avrebbe subito successivamente, la decisione del ristoratore di denunciare il suo aggressore, ora imputato di lesioni personali e minacce e chiamato a comparire in giudizio difeso dall'avvocato albese Roberto Ponzio

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