Dovrà essere rivisto il bando di aggiudicazione per la fornitura di lampadine a led, emanato da Amaie Spa, l’azienda che gestisce il servizio di illuminazione pubblica a Sanremo, del settembre scorso.
Una delle aziende che hanno partecipato, la Gds Lighting che si era classificata al secondo posto, ha infatti parzialmente vinto il ricorso presentato al Tar di Genova, contro la stessa Amaie e contro la Cree Lighting Europe, che si era aggiudicato il bando. La Gds aveva impugnato gli atti chiedendo la verifica della congruità dell’offerta della Cree. Secondo la Gdf, infatti, la garanzia tecnica della ditta aggiudicataria sarebbe priva dei requisitivi minimi e prestazionali ma il tribunale ha respinto in questo caso il ricorso, visto che la commissione aggiudicatrice ha appurato che le quattro ditte partecipanti avevano tutte presentato proposte di garanzia non conformi al capitolato.
Il Tar ha invece accolto il ricorso della Gds, in relazione ad un difetto di istruttoria, secondo il quale Amaie avrebbe omesso l’acquisizione delle giustificazioni di Cree, in ordine alla sostenibilità economica dell’offerta. Riguarda specificamente gli oneri della manodopera, mancando dichiarazione formale dell’impresa di corrispondere ai lavoratori un importo medio orario conforme alle tabelle ministeriali, dovendo contestualmente apprezzarsi l’adeguatezza del numero degli operai impiegati e delle ore lavorate: l’obbligo dello stipendio base si presterebbe a facili elusioni.
Di fatto il Tar, pur dichiarando parzialmente inammissibile il ricorso, lo accoglie per il resto delle motivazioni e annulla gli atti impugnati, condannando Amaie Spa e la Cree Lighting Europe al pagamento delle spese.
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