Entro i prossimi due anni, cioè tra il 2024 e il 2025, apriranno a Genova oltre diecimila metri quadrati di nuovi supermercati, contando solamente le medie e le grandi strutture di vendita. Il tutto mentre si saranno definiti anche gli spazi commerciali dentro il nuovo Palasport e dentro il complesso dell’ex Miralanza a Rivarolo (per entrambe le sedi c’è un forte interessamento da parte di Esselunga), oltre alla riqualificazione, pure qui con supermercato, dell’ex Verrina di Voltri (in questo caso, però, non saranno nuove superfici, ma lo spostamento dell’attuale Pam di via Camozzini).
Sono queste le prospettive, che andranno a interessare tutte le zone della città, da levante a ponente, passando per il centro. Le operazioni più cospicue, e anche più costose, riguardano Sestri Ponente: nell’area ex Cognetex, tra via Hermada e via Albareto, sono iniziate le demolizioni, in vista dei 3500 metri quadrati di Esselunga. Poco più in là, in via Siffredi, è prossima a essere presentata l’autorizzazione a costruire da parte di Coop presso la ex Esaote: altri 3500 metri quadrati, fianco a fianco con la diretta concorrente milanese.
In centro, lavori in corso alla rotonda di Carignano: c’è qualche rallentamento dovuto al ritrovamento di alcuni reperti archeologici, ma entro dodici mesi è prevista l’apertura di una Conad, che segue un altro punto inaugurato di recente all’ex Mercato del pesce di piazza Cavour. A occuparsi di entrambi i progetti è la società Pix Development, che segue lo sviluppo immobiliare per conto di Conad.
La stessa Pix, sempre per conto di Conad, è tornata a farsi avanti per un supermercato all’interno dello Champagnat di via Felice Cavallotti a Boccadasse: un tema, questo, di vecchia data, ma nuovamente attuale anche considerando la necessità, da parte dei Fratelli Maristi, di far rendere i propri spazi.
Un discorso simile a quello di un altro istituto religioso, il Don Bosco di via Carrara a Quarto: pure i Salesiani si sono “arresi” ai supermercati per far fronte alle necessità economiche. I lavori sono partiti con la demolizione dei campi sportivi: il progetto, presentato dal Gruppo Sogegross, prevede la realizzazione di un supermercato a insegna Basko, all’interno di un edificio di nuova costruzione che conterrà anche parcheggi, mentre i campi sportivi saranno ricostruiti sulla sommità.
Supermercato sotto e campo di calcio sopra anche a Rapallo, e pure qui il gruppo proponente è Conad, anche se tutta la pratica deve passare al vaglio del Consiglio Comunale della città della Riviera di Levante.
Tornando a Genova, l’amministrazione comunale, attraverso lo staff del sindaco Marco Bucci, corregge e rettifica alcuni dati sulla grande distribuzione a Genova che sono circolati nelle ultime settimane e precisa che “la nostra città è ben al di sotto della media nazionale per quanto riguarda il rapporto delle medie e grandi superfici rispetto al totale delle attività commerciali. La media è del 69,1%, Genova si ferma al 54,6%. Addirittura Genova è al terzultimo posto per il totale dei metri quadrati di iper e supermercati ogni mille abitanti: 118,7. Solamente Foggia e Napoli ne hanno meno”.
In testa alla classifica ci sono Udine, Alessandria e Ancona. Quanto alla densità di iper e supermercati per chilometro quadrato, Genova si ferma al 53,3%, rispetto a una media nazionale del 56,6%. In testa ci sono Milano con il 405,4% e Monza-Brianza con il 482,3%. Fonte dei dati sono la Guida Nielsen Largo Consumo e la Nielsen IQ del 2022.
Del tema si è parlato anche in un recente Consiglio Comunale. È stato lo stesso sindaco Bucci a rispondere a un’interpellanza presentata dal consigliere del Partito Democratico, Alberto Pandolfo: “La grande distribuzione è cresciuta fino al 2015/2016 e da lì in poi è rimasta stazionaria. Tutte le osservazioni che dicono che siamo sommersi da grande distribuzione non sono attendibili. Esistono da noi tanti modi di rigenerazione urbana che non presentano ausilio di grande distribuzione come il Progetto Caruggi o il PINQuA. Non siamo qui a difendere categorie, ma a dare opportunità a tutti: piccolo commercio, grande commercio, ipermercato, e-commerce. Tutti hanno diritto di esserci. Vogliamo che i cittadini possano usufruire di qualsiasi servizio”.
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