Il Nazionale

Cronaca | 22 novembre 2023, 19:43

"Non proteggete le donne! Educate gli uomini". Asti unita nel ricordo di Giulia Cecchettin [FOTO E VIDEO]

Oggi sit in e fiaccolata in piazza San Secondo, partita e organizzata con un passa parola. Piazza San Secondo gremita sotto una voce sola: "Basta violenza"

"Non proteggete le donne! Educate gli uomini". Asti unita nel ricordo di Giulia Cecchettin [FOTO E VIDEO]

"Facciamo rumore: il silenzio è complice", "Giù le mani dalle donne; "Tanti maschi, pochi uomini"; "105 volte Giulia"; "Facciamo rumore per Giulia"; "Amare non vuol dire avere paura".

Una piazza San Secondo di Asti gremitissima, questa sera, per il sit in e fiaccolata in memoria di Giulia Cecchetin, brutalmente uccisa da chi diceva di non poter vivere senza di lei.

Una vicenda terribile, che ha colpito tutti: giovani, adulti, genitori, nonni. Una tragedia che non vuole più parole vuote ma fatti. Una vicenda che arriva a colpirci con uno scossone, alla vigilia della Giornata contro la violenza sulle donne.

Un appello partito dal basso...Per tutti

Anche ad Asti dai banchi della minoranza in consiglio comunale è partito l'appello per partecipare alla fiaccolata di piazza San Secondo, un appello che ha coinvolto, o meglio travolto un fiume di gente che è accorsa in piazza per dire "Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima" dalla poesia di Cristina Torre Cáceres.

Associazioni, istituzioni e tanta gente comune di tutte le età ha voluto esserci e raccontare qualcosa: dalla bella canzone di Jane Plumbini alle tante parole che non volevano essere più solo parole.

Le letture sono state "coltellate" nello stomaco e sono arrivate non solo ai cuori, ma dritte agli obiettivi che dovranno darsi amministrazioni, scuole, famiglie.

Ha colpito Asia, con i suoi 17 anni: "Ho paura, ne parlo con i miei compagni di scuola ma minimizzano, non capiscono" e legge una "poesia" con una passione che colpisce e coinvolge.

105 vittime

"Il numero di vittime, oggi 105 - ricorda Vittoria Briccarello - aumenterà ancora. Il numero di donne uccise sistematicamente da uomini, fidanzati, ex compagni, mariti, padri, fratelli, il numero di morti aumenterà ancora e così il numero di vittime di violenza e soprusi. Non è più tempo per le giustificazioni. Non fanno più ridere i fischi per la strada, il linguaggio maschilista, le battute da spogliatoio perché spaventano".

"Ci va più coraggio a raccontare di essere state violentate o di ammettere di aver compiuto atti di violenza di genere e iniziare fin da subito a rimediare".

80 casi di violenza domestica denunciati ad Asti

Ad Asti esiste una bella rete di supporto alle vittime di violenza, con tutti i partner di Sos Donna, per esempio, le leggi esistono, ma le soluzioni devono partire dal basso.

E i numeri anche astigiani di violenza sono davvero inquietanti con 80 casi di violenza (anche domestica), arrivati al pronto soccorso del Cardinal Massaia, come ricordato da Nadia Miletto, Commissione Pari Opportunità.

Attacca la presidente del Consiglio, Noemi dell'associazione Purple Square e agita una parte della piazza che urla "Non siamo qui per fare politica". Ma la politica è res publica e riguarda tutti.

"Uno Stato si deve assumere le proprie responsabilità. Una donna che si fa chiamare Il presidente - spiega Noemi - non fa femminismo e non basta postare le foto con la figlia e la madre. Questa volta siamo incazzati e non accettiamo più queste cose. Stavolta bruciamo tutto".

Il presidente della Consulta studentesca di Asti: "Ci siamo sentiti in dovere di dire la nostra e abbiamo scritto una lettera a Giulia per chiederle scusa. Abbiamo perso e non c'è nemmeno un vincitore".

Qui tutti gli interventi

Betty Martinelli

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