“Rischiare di non tornare a casa per la stupidità di una evidente moltitudine, non ci rende sereni”.
Così i Vigili del Fuoco, via Facebook, dopo l’intensa giornata di ieri, venerdì 3 novembre, che li ha visti impegnati su più fronti ad aiutare la popolazione colpita dalla mareggiata ma li ha visti anche mettere a repentaglio la propria sicurezza per gli atteggiamenti incauti di alcuni.
Centinaia le chiamate a cui hanno fatto fronte i pompieri, tra queste anche l’intervento a Punta Vagno dove i soccorritori, intervenuti per un uomo che stava riprendendo la mareggiata ed è stato colpito dalla forza delle onde, sono stato colpiti più volte rischiando in prima persona.
L’episodio di Punta Vagno non è certo l’unico, l’incauto cittadino, ora in gravi condizioni all’ospedale, ha diversi compagni che, solo per fortuna, non hanno riportato danni tali da mettere a rischio la vita.
“Quattro immagini di oggi - scrivono i pompieri condividendo alcune immagini rappresentative della giornata - una di un frame di un video che metteremo nei commenti. Tre immagini trovate nel web. La quarta foto rappresenta il soccorso dei Vigili del Fuoco a una persona avventuratasi sugli scogli di Punta Vagno. Persona in gravi condizioni all’ospedale e gli stessi soccorritori colpiti più volte da onde rischiando loro stessi”.
Poi il post prosegue: “Il nostro lavoro consiste anche nel rischiare per salvare altri da condizioni di pericolo, indipendentemente dai motivi che hanno portato le persone a rischiare. Ma, vedete, sembrerà strano a qualcuno, ma abbiamo l’ambizione, a fine turno, di tornare a casa dai nostri cari. E rischiare di non tornarci per la stupidità di una evidente moltitudine, non ci rende sereni”.
La conta dei danni
La mattina dopo la terribile mareggiata che ha interessato tutta la regione e che ha provocato danni e feriti sul centro e sul levante ligure, inizia la conta dei danni con un occhio alle previsioni meteo per la giornata di domenica.
Ieri, da Celle Ligure a Vernazza, la forza del mare non ha lasciato scampo danneggiando locali e inondando strade.
E’ il passaggio della tempesta Ciaran, che ha provocato sette morti in Toscana e che ha causato disagi anche in Lombardia, Veneto e Trentino.
Onde fino a otto metri, spinte dai venti di burrasca, hanno battuto le coste senza sosta provocando allagamenti da Celle Ligure a Nervi. La mareggiata ha distrutto la terrazza di un ristorante a Camogli e allagato la piazzetta di Portofino, dove si trovavano alcuni turisti colti di sorpresa mentre si trovavano seduti ai tavoli dei locali.
Ad Arenzano, la furia dell’acqua ha divelto i finestroni della terrazzza di un ristorante mentre alle Cinque Terre è crollato una parte della massicciata di Manarola.
Stessa cosa tra Albenga e Ceriale dove però la circolazione ferroviaria è stata interrotta.
Gli ingenti danni hanno spinto il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a dichiarare lo stato di emergenza.
Al momento, le strade chiuse in precedenza sono tornate percorribili. Riaprirà entro le 17.00 di oggi, a senso unico alternato, la Statale 586 di Rezzoaglio, interessata da una frana lunedì.
Intanto, occhi puntati sui radar per la giornata di domani quando si attende una seconda mareggiata che, secondo le previsioni, dovrebbe essere meno intensa di quella trascorsa.
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