Sono state le telecamere dell'impianto di videosorveglianza presenti lungo via Stazione a Manta a fornire la chiave per chiarire quanto accaduto nella mattinata dello scorso 4 ottobre, quando un uomo di nazionalità albanese, residente nel paese del Saluzzese, perse il controllo dell'auto finendo fuori strada, in un canale in secca.
Un incidente autonomo, piuttosto grave ma in apparenza simile a molti di quelli che, quotidianamente, accadono sulle strade della nostra provincia. Così, però, non era. Una volta in ospedale, all'uomo venne infatti trovato, conficcato nella cassa toracica, niente meno che un proiettile.
Inevitabile allertare i carabinieri, che hanno quindi avviato un'intensa attività di indagine, partendo proprio dalle telecamere presenti sulla strada. Le immagini mostravano un mezzo che si avvicinava all'auto condotta dalla vittima.
Pochi istanti, un affiancamento e poi la vettura che finiva fuori strada, senza alcuna ragione evidente.
Sono seguite altre indagini, tra cui intercettazioni telefoniche e ambientali, fino ad arrivare al presunto responsabile, un 29enne, connazionale della vittima, anche lui residente a Manta anche se rintracciato a Busca.
L'uomo si trova ora ristretto nel carcere di Cuneo con l'accusa di tentato omicidio. Sulle ragioni del gesto, al momento nessuno dei due soggetti coinvolti ha fornito elementi utili. Nei giorni precedenti tra i due ci sarebbe stata un'accesa discussione, ma al momento il movente è ancora tutto da chiarire.
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