Il Nazionale

Cronaca | 16 ottobre 2023, 17:33

Olivetta San Michele: rinvenuta la carcassa di un cervo da 180 kg, indagini per risalire ai cacciatori

L'animale è una specie protetta e i rischi per chi lo ha ucciso sono particolarmente elevati.

Olivetta San Michele: rinvenuta la carcassa di un cervo da 180 kg, indagini per risalire ai cacciatori

La carcassa di un cervo è stata trovata nei giorni scorsi, in un terreno che insiste sul territorio comunale di Olivetta San Michele, a poca distanza dal confine con la Francia. I fatti risalgono al 5 ottobre, esattamente quattro giorni dopo l’apertura della caccia al cinghiale e il cervo si trovava all'interno della zona assegnata ad una squadra di caccia al cinghiale.

Il cervo, dal quale erano state tagliate ed asportate le cosce, le spalle ed i filetti, è del presunto peso di 160/180 kg (da vido). Sul posto è stata lasciata la testa, la pelle (dalla quale è emerso il foro causato da una pallottola) e le interiora. La carcassa è stata rinvenuta dai Carabinieri Forestali di Imperia e, lo ricordiamo, il cervo rientra tra le specie protette, verso le quali non è consentita l'attività venatoria.

La carcassa è stata trovata a 50 metri da due abitazioni e dalla la strada carrozzabile, mentre altre case si trovano a circa 200 metri. Il cervo sarebbe stato abbattuto la mattina del 1° ottobre, proprio durante la battuta di caccia al cinghiale e, alcuni testimoni, avrebbero confermato di aver visto due persone armate che indossavano un gilet ad alta visibilità, obbligatori per i partecipanti alla battuta.

Secondo fonti attendibili, il cervo abbattuto, era noto alle guardie forestali francesi ed era presente sul territorio da oltre 5 anni. In Francia, infatti, vengono ripopolati i boschi dell'alta Val Bevera e l’animale aveva probabilmente ‘sconfinato’ alla ricerca di cibo.

I Carabinieri Forestali avrebbero eseguito numerosi accertamenti, eseguito riscontri, per arrivare a chi ha sparato e chi ha rimosso la carne del cervo, lasciando la carcassa poi ritrovato. Ricordiamo che, per chi ha abbattuto l’animale c’è il rischio di una denuncia penale, che è prevista anche per chi ha portato via le parti del cervo.

Contestualmente è previsto il ‘congelamento’ della zona assegnata per la caccia al cinghiale e successiva assegnazione della stessa ad un’altra squadra. Prevista anche la sospensione dell’attività venatoria per un anno a tutti coloro che risultano aver partecipato alla battuta in quello specifico giorno.

Carlo Alessi

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