Il Nazionale

Cronaca | 16 ottobre 2023, 13:12

La compagna lo lascia, lui la minaccia: 40enne braidese ne risponderà in tribunale

Rinvio a giudizio per un impiegato imputato anche per atti persecutori, danneggiamento, violazione di domicilio e lesioni volontarie

La compagna lo lascia, lui la minaccia: 40enne braidese ne risponderà in tribunale

Comparirà di fronte al Tribunale di Asti in composizione monocratica (giudice la dottoressa Victoria Dunn) nell’udienza già fissata per il prossimo 4 dicembre il 40enne residente nel Braidese che nei giorni scorsi il giudice dell’udienza preliminare Federico Belli ha rinviato a giudizio per reati che vanno dagli atti persecutori aggravati al danneggiamento, annoverando anche la violazione di domicilio e le lesioni volontarie.

La richiesta di rinvio a giudizio era stata avanzata nei mesi scorsi dal pubblico ministero dottoressa Donatella Masia sulla base dell’indagine partita dalla denuncia dell’ex convivente dell’uomo, una donna di una decina di anni più anziana che, dopo due anni di una relazione particolarmente burrascosa, si era risolta a mettervi la parola fine. 

A quella determinazione l’uomo, di professione impiegato, avrebbe messo in atto comportamenti che gli sono valsi prima la denuncia e quindi la richiesta di rinvio a giudizio. A detta della donna l’uomo si sarebbe reso responsabile di maltrattamenti, insulti e denigrazioni quando la loro relazione era ancora in corso, queste ultime proferite anche di fronte ad amici della coppia, per poi arrivare alle molestie e minacce seguite alla decisione di lei di interrompere il rapporto. 

Tra queste, occasioni nelle quali l’uomo avrebbe asserito che, siccome benestante, la compagna avrebbe dovuto provvedere al suo mantenimento, e che stava con lui "solamente perché non avrebbe trovato altri". 

Di particolare violenza la reazione di lui alla volontà della donna di non sopportare oltre una così disturbata dialettica. Evidentemente non rassegnato, lui si sarebbe infatti presentato presso l’abitazione di lei suonandole ripetutamente il campanello di casa e urlando a squarciagola epiteti e minacce all’indirizzo non soltanto dell’ex compagna, ma pure del figlio di lei.

A suon di calci avrebbe si sarebbe quindi aperto il cancello di accesso al cortile, continuando a gridarle minacce. "Tornerò stanotte", tra le frasi pronunciate in quell’occasione dall’uomo, cui vengono contestate anche lesioni volontarie in quanto, nella concitata discussione seguita alla violazione di domicilio, la donna avrebbe rimediato ferite a un orecchio e contusioni al ginocchio, come refertato dai medici dell’ospedale "Santa Croce" di Cuneo

Il 40enne è difeso dall’avvocato albese Roberto Ponzio mentre la parte offesa è rappresentata dall’avvocato Vittorio Sommacal del foro di Cuneo.

E. M.

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