"La polizia francese non ha telefonato alla famiglia per informarla che il ragazzo era deceduto. Noi eravamo disperati non sapendo che fine avessero fatto i due ragazzi. Familiari e amici li hanno cercati per tutto il giorno. L'incidente era successo al mattino presto, verso le sei e mezza. Noi lo abbiamo saputo solo alle cinque, quasi sei, del pomeriggio di ieri solo grazie ad amici. E' una cosa vergognosa" - denuncia Antonio Felice, zio del 28enne ventimigliese Thomas Manna, vittima di un incidente stradale avvenuto nella notte tra sabato e domenica sulle alture di Roquebrune-Cap-Martin.
Secondo una prima ricostruzione, il giovane, alla guida della moto, stava rientrando in Italia insieme a una ragazza dopo aver festeggiato il suo compleanno quando la loro moto ha avuto una collisione con una camionetta dell'esercito francese. L’impatto è stato estremamente violento e, a causa delle lesioni riportate, il ragazzo, purtroppo, non ce l'ha fatta. La ragazza, invece, anch’essa di Ventimiglia, è stata trasportata in gravi condizioni all’ospedale di Nizza. "Ci sono delle incongruenze sulla dinamica dell'incidente. Alla guida della moto, che pesa 300 chili, c'era Thomas che, non si sa come, è andato a sbattere contro una camionetta dell'esercito francese, che di solito sta in frontiera, ed è morto sul posto. Loro dicono, come riportato anche dai giornali francesi, che alla guida vi era la ragazza ma non è vero. Guidava lui, non la ragazza, che non ha mai guidato la moto visto che aveva paura di andarci anche solo come passeggera" - commenta lo zio, il fratello della madre di Thomas.
Le autorità francesi rilasceranno il corpo di Thomas Manna per le esequie non appena saranno completati gli accertamenti richiesti dalla magistratura. "Siamo andati dall'avvocato Bosio che ora è a Nizza con un collega francese per sapere che cosa è successo davvero, cercherà di esaminare le telecamere presenti nella zona dove si è verificato l'incidente per capire l'esatta dinamica e sapere la verità. C'è un testimone che ha visto che alla guida della moto c'era Thomas ma la polizia francese dice che alla guida c'era la ragazza, che ora è in stato di fermo con l'accusa di omicidio colposo. Intanto, Thomas non lo abbiamo ancora visto e non ce lo fanno vedere. Al momento è a Nizza al Pasteur e non possiamo vederlo. L'avvocato Bosio è andato a parlare con la Procura di Nizza. Siamo distrutti per la perdita e per questa situazione, non possiamo nemmeno organizzare il funerale".
La tragedia ha scioccato la comunità ventimigliese. Numerosi i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia.
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