Il Nazionale

Cronaca | 19 agosto 2023, 18:08

La mamma di Sacha Chang è a Mondovì: nessuna conferma sulle condizioni di salute mentale del figlio

Attualmente recluso nella casa circondariale di Cerialdo, il 21enne è in attesa dell'interrogatorio di garanzia da parte del Gip e della nomina dell'avvocato per richiedera la perizia psichiatrica. Nessuna possibilità per lui di tornare in Olanda se il magistrato confermerà il carcere. La Procura indaga per duplice omicidio volontario aggravato

La mamma di Sacha Chang è a Mondovì: nessuna conferma sulle condizioni di salute mentale del figlio

Sacha Chang, il 21enne olandese arrestato venerdì alle 10 del mattina per aver accoltellato e ucciso il padre sessantacinquenne e un amico loro connazionale, che li ospitava a Montaldo Mondovì, è ora recluso nella casa circondariale di Cerialdo.

Per lui, il sostituto procuratore Mario Pesucci del tribunale di Cuneo, dopo la convalida del decreto di fermo, ha chiesto l’applicazione della custodia cautelare. Non è ancora chiaro se il ragazzo sia affetto da problemi di natura psichica: secondo quanto illustrato in conferenza stampa dal comandante provinciale dell'Arma, il colonnello Giuseppe Carubia, nella casa di Montaldo non sono stati raccolti elementi oggettivi che avvalorino questa tesi. Questo dato, se confermato, non sarebbe di poco conto.

A stabilire se al momento dei due omicidi commessi il giovane era capace di intendere e volere, sarà una perizia psichiatrica. Se la consulenza rileverà la totale incapacità di intendere e volere al momento dei fatti, il 21enne potrebbe essere dichiarato non imputabile. La madre dell’indagato è arrivata in Italia nelle scorse ore. Nessuna conferma da parte dei famigliari circa le condizioni di salute mentale del giovane.

Sacha Chang al momento si trova in carcere a Cerialdo dove attende di essere interrogato nei prossimi giorni dal giudice per le indagini preliminari. Spetterà infatti al magistrato confermare o revocare la misura cautelare; attesa altresì la nomina di un difensore. Se la decisione del giudice per le indagini preliminari dovesse confermare l’applicazione della custodia cautelare, Chang rimarrà in Italia, senza la possibilità di poter di scontare la misura in Olanda, suo paese di origine. Diverso se all’indagato il gip accorderà gli arresti domiciliari: in questo caso, potrebbe essere trasferito.

La Procura di Cuneo sta indagato per duplice omicidio volontario aggravato, delitto per cui è prevista la pena dell’ergastolo. Pertanto, se il giovane verrà ritenuto capace di stare in giudizio e rinviato a processo, non avrà la possibilità di accedere al rito abbreviato e dunque, ottenere lo sconto di pena. A giudicarlo, eventualmente, sarà la Corte d’Assise, composta da un Presidente, un giudice a latere e sei giudici popolari.

La preclusione al rito alternativo per i reati puniti con l’ergastolo era stata voluta dal leader del Carroccio, Matteo Salvini.    

CharB.

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