Lutto a Busca per la morte di Guido Rinaudo patron dell’azienda Granda Zuccheri.
Rinaudo è mancato oggi, sabato 29 luglio, all’età di 85 anni in seguito alla sindrome di Parkinson che lo aveva colpito qualche anno fa.
La sua vita è legata alla storia dell’azienda di famiglia nata nel 1937, leader nella produzione dello zucchero, che dal 1974 ha sede a Busca.
L’imprenditore buschese, in occasione delle elezioni amministrative del 2004 vinte da Luca Gosso, era sceso in campo come candidato sindaco. Diventato consigliere comunale di Busca e si era dimesso nel 2007 per entrare a fare parte del Consiglio di amministrazione della banca Credito cooperativo di Caraglio, del cuneese e della Riviera dei Fiori, nel cui regolamento era prevista l'incompatibilità dei consiglieri con altre cariche pubbliche.
Guido, così come tutta la sua famiglia, è sempre stato attivo nel campo del sociale, e della chiesa locale, nel Sermig di Torino di cui Rinaudo era amico del fondatore Ernesto Olivero.
Nonostante la malattia di Parkinson negli ultimi tempi, prima che degenerasse, desiderava sempre andare a messa e sedersi vicino al coro per animare con i cantori la celebrazione eucaristica.
Lo scorso novembre con molta emozione e soddisfazione aveva partecipato all’inaugurazione del nuovo stabilimento realizzato, di fronte a quello da lui fondato, tra Ceretto e San Martino di Busca.
Rinaudo diplomato maestro, era stato allievo di don Giacomo Soleri, avrebbe dovuto intraprendere la carriera dell’insegnamento, ma fin da giovane aveva nel dna la vocazione da imprenditore che gli era stata trasmessa dal papà Chiaffredo il quale nel 1934 a Venasca, in valle Varaita, gestiva un negozio di alimentari.
Essendo in tempo di guerra il piccolo punto vendita distribuiva lo zucchero, contingentato dalla tessera annonaria, ai paesi vicini.
Il connubio tra la famiglia Rinaudo e il prezioso dolcificante si stava delineando. Guido, - come amava ricordare – aiutava il papà a trasportare lo zucchero, dal piccolo magazzino dietro casa, con un carretto a mano.
All’inizio degli anni ’60, durante il boom economico, Rinaudo concentra l’attività nel settore dello zucchero e nella torrefazione del caffè.
Nel 1966, dopo la morte del padre, diventa agente di Eridania, il colosso nazionale dello zucchero, nato come società anonima a Genova nel 1899, e poi inglobata dal gruppo Monti.
Una svolta decisiva alla crescita aziendale fu, già dal 1971, il confezionamento delle bustine di zucchero per il caffè. Un mercato che è esploso rendendo la Granda Zuccheri leader nel settore.
Nasce il nuovo stabilimento di Granda Zuccheri in località san Martino, lungo la strada dei laghi di Avigliana, tra Costigliole e Busca.
Nel 1977 avviene la prima importazione dalla vicina Francia, mentre nel 1993 Granda Zuccheri diventa la prima società italiana a trattare lo zucchero biologico. Nel 2000 il figlio di Guido, Fausto Rinaudo, segue le orme del padre. Successivamente, gli investimenti di Granda Zuccheri si concentreranno non soltanto in nuovi reparti di confezionamento, ma anche nella logistica, creando società apposite e culminando nel 2019 con l’acquisizione di Trae (Trasporti europei), storica azienda locale specializzata in depositi e trasporto intermodale.
Lascia la moglie Claudia con il figlio Fausto, Ilaria, Enrica, Carla e Anna Sara e le rispettive famiglie.
I funerali si terranno lunedì 31 luglio alle 15 nella chiesa parrocchiale di Busca.
Commenti