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Politica | 10 luglio 2023, 07:00

La Lega piemontese vuole il ritorno di Gianna Gancia in Regione

Insistenti pressioni da parte degli uomini di Salvini perché torni a Palazzo Lascaris dove, dal 2014 al 2019, aveva già ricoperto il ruolo di capogruppo. Per lei, sempre che non vada nel “listino” del presidente, si profila la possibile doppia candidatura a regionali ed europee

La Lega piemontese vuole il ritorno di Gianna Gancia in Regione

Dopo il recente congresso piemontese della Lega, svoltosi a Chivasso a fine giugno che ha visto rieletto segretario all’unanimità Riccardo Molinari, si sono fatte insistenti le pressioni su Gianna Gancia affinchè si candidi alle prossime elezioni regionali.

Per l’attuale europarlamentare di Narzole, moglie del ministro per le Riforme e le Autonomie Roberto Calderoli, sono aperte le strade sia per Bruxelles che per Torino.

“Aperte” per le candidature perché se invece il riferimento è alla certezza di elezione, il percorso per un ritorno in Parlamento Europeo nel 2024 appare più accidentato rispetto al 2019 quando il suo partito aveva il vento in poppa.

Adesso, con Fratelli d’Italia che svetta nei sondaggi, gli spazi per la Lega si assottigliano.

In verità c’è anche una ragione politica (recondita, ma nemmeno troppo) che induce i proconsoli di Salvini in Piemonte e spingere per un ritorno della Gancia a Palazzo Lascaris, lasciando libero per altri, più ortodossi, il seggio in Europa.

L’eurodeputata cuneese è una “bossiana” della prima ora e una “federalista” mai pentita, che, in più occasioni, ha manifestato – su vari temi - il suo pensiero quasi mai collimante con quello di Matteo Salvini.

Il segretario federale vorrebbe stringere alleanze con Marine Le Pen e i partiti dell’estrema destra europea mentre Gianna Gancia auspica intese coi Popolari e le formazioni di estrazione liberale, un distinguo che non è propriamente una quisquilia.

Del resto, è lei stessa a ricordare ad ogni piè sospinto che il suo faro è lo statista di Dogliani Luigi Einaudi, suo conterraneo.

Dopo la presidenza della Provincia di Cuneo (2009 - 2014), Gianna Gancia era stata una dei due consiglieri eletti nella consultazione regionale del 2014 ottenendo nella circoscrizione di Cuneo 6284 voti personali.

Il suo collega di partito, eletto a Torino, era stato Alessandro Benvenuto con 2800 preferenze.

Il netto vantaggio di consensi l’aveva portata ad assumere la presidenza del gruppo della Lega in Consiglio regionale quando presidente era Sergio Chiamparino e la maggioranza era di centrosinistra.

In questa prossima tornata le viene prospettato un posto nel “listino” del presidente, salvo che lei intenda ritentare comunque la corsa all’Europarlamento.

In quest’eventualità di doppia candidatura, il partito le chiederebbe però di rinunciare al “listino” scegliendo la lista proporzionale nel Cuneese.

Gianna Gancia è in una posizione talmente blindata che a lei, come a pochissimi altri, è consentito scegliere ciò che più l’aggrada a prescindere dai desiderata di Salvini.

Giampaolo Testa

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