E fu così che il giardino diventò una giungla. Potrebbe terminare così la storia senza lieto fine della bocciofila “Il mio giardino” di via Marsigli. Uno dei tanti luoghi di socialità e ritrovo che il tempo sembra essersi portato via.
Una fitta vegetazione ricopre tutto
La natura ha inglobato quello che per anni è stato un punto di ritrovo per gli appassionati di bocce, gli anziani che giocavano a carte. Oggi quei ricordi di socialità sono stati coperti da una vegetazione fitta, selvaggia.
In via Marsigli, davanti al Pozzomaina e vicino all’area cani si respira un senso di abbandono totale.
Un senso di abbandono totale
Le bocciofile, come le edicole, sono tra i presidi che più stanno soffrendo il cambiare della società e il ricambio generazionale, di abitudini e di consuetudini. Un piano di rilancio vero e proprio non c’è, ma interventi spot come le portinerie di comunità erano riusciti a dare nuova vita a luoghi altrimenti caduti in stato di abbandono e degrado.
Poco distante dall’ex bocciofila “Il mio Giardino”, anche “La Costanza” di via Arvier fatica ad andare avanti. I frequentatori si ritrovano ogni tanto a giocare a bocce, ma il ristorante ha chiuso i battenti da tempo. Qualche appassionato se ne prende cura, ma il rilancio vero e proprio appare lontano.
Dal "mio giardino" alla "mia giungla"
E così, tra frasche e vegetazione incolta il “mio giardino” è diventata “la mia giungla”. Un cambio di nome triste, che certifica il passare inesorabile del tempo.
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