Alessandro Maja è capace di intendere e di volere. A dirlo è la perizia psichiatrica disposta dalla Corte d’Assise e depositata nelle scorse ore, come anticipato da La Prealpina oggi in edicola.
Il geometra padre di famiglia che lo scorso 4 maggio ha ucciso, nella villetta di via Torino a Samarate, la moglie e la figlia e ferito gravemente il figlio prima di tentare di togliersi la vita era quindi lucido quando ha messo in atto il suo piano.
Una volontà quindi pianificata, forse come reazione a una situazioni di debiti che avrebbero potuto coinvolgere la famiglia. L'atteggiamento catatonico, dimostrato da Maja durante il processo e dopo l'arresto, sarebbe invece da attribuire agli effetti di sedativi, come sottolineato sempre dal quotidiano varesino.
L'esito dell'accertamento depositato dallo psichiatra Marco Lagazzi verrà discusso il prossimo 19 maggio in tribunale a Busto Arsizio.
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