Era a passeggio in piazza San Lorenzo, nel cuore del centro storico il super boss della 'ndrangheta Pasquale Bonavota, arrestato questa mattina dal nucleo operativo dei carabinieri di Genova dopo un'indagine durata due anni coordinata dalla DDA di Catanzaro.
Il 'boss bambino', come è stato soprannominato perché a 16 anni già girava con una pistola in tasca, quando è stato fermato dai carabinieri a quello che all'apparenza gli sarà sembrato un normale controllo ha esibito un documento falso, contando di farla franca. Non è chiaro se vivesse o meno nel capoluogo ligure.
Bonavota, 49 anni, dal 28 novembre 2018 stato inserito nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità del 'programma speciale di ricerca' del Ministero dell'Interno, era ricercato per associazione di tipo mafioso e omicidio aggravato in concorso.
Gli interessi del boss si erano concentrati in Piemonte, tra Moncalieri e Carmagola, dove, tra il 2015 e il 2016, Bonavota era stato assunto fittiziamente in una ditta della provincia di Torino, intestata a sua volta a un prestanome delle cosche.
Nel comune alle porte di Torino, dove ci sono infiltrazioni delle famiglie vibonesi colpite da operazioni della DDA di Torino, i Bonavota avevano aperto un bar.
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