"Adesso ci sbattono tutti fuori dalle case, devono bruciare". L'accento è straniero, ma le parole sono scelte in un italiano accurato. Sono alcune delle persone che dalle prime ore di questa mattina sono state fatte sgomberare dalle case popolari occupate nel complesso di Mirafiori Nord, in via Scarsellini.
Tre gli alloggi liberati (dovevano essere due, in origine) di cui uno all'ultimo piano della scala F ha richiesto operazioni particolarmente complesse. Gli occupanti non collaborano e, anzi, guardano con aria di sfida gli agenti. "È un momento importante cui bisognerà dare seguito - dice il presidente Atc, Emilio Bolla - per una zona in cui il degrado è particolarmente sviluppato, creando insicurezza per gli inquilini e le persone che vivono qui dentro. Un passo avanti, cui ne devono seguire altri".
Quel che resta da fare
Cinque alloggi occupati ancora in via Scarsellini e altri cinque in via Poma. Ecco la situazione delle case popolari di Mirafiori nord dopo che nella mattinata di oggi sono stati sgomberati gli appartamenti proprio al civico 12 di via Scarsellini: al momento sono tre, ma non è escluso che di oggi ne vengano liberati altri.
"Nella scala G erano in 16, dentro un alloggio", raccontano nei cortili dove le forze dell'ordine di Polizia e Vigili Urbani stanno garantendo le operazioni. "Speriamo che questa sia la volta buona", dice una signora, passando tra gli agenti. Ma c'è anche allarme: "Si stanno già spostando in via Poma".
Porte francesi per prevenire nuovi ingressi
Nelle case liberate sono state installate le cosiddette porte "francesi", più difficili da forzare. E sono stati messi gli allarmi. "Da quando ci siamo insediati abbiamo richiesto intervento per restituire la legalità nelle case popolari. C'è ottima collaborazione con Atc e forze di Polizia. A dicembre 2022 l'assessore Rosatelli aveva garantito interventi risolutivi per assegnare le case e questo è un segno", dice Luca Rolandi, presidente della Circoscrizione 2.
"Poi ci sarà da intervenire in corso Salvemini - aggiunge Rolandi -: nella zona Sud siamo la Circoscrizione con più occupazioni. Si deve pensare a ristabilire una portineria sociale, per dare un segno tangibile di presenza delle istituzioni".
"Eravamo aggiornati quotidianamente dagli abitanti - aggiunge Giuseppe Genco, vicepresidente della Circoscrizione e coordinatore per per le Politiche sociali - e comunicavamo con le forze dell'ordine". In Torino città sono oltre 200, le occupazioni di case popolari ancora in essere. Le più problematiche sono qui, in via Pietro Cossa e in via Sospello.
I commenti
E sul tema interviene l'assessore regionale alle Politiche Sociali Maurizio Marrone: "Per tutelare davvero le persone oneste che vivono nelle case popolari delle nostre periferie bisogna allontanare chi le occupa abusivamente, condannandole al degrado e alla violenza". "Ci auguriamo -aggiunge - che tutti gli alloggi Atc occupati possano essere liberati al più presto. L'illegalità colpisce innanzitutto le fasce più fragili della nostra società, che sono stufe di questi soprusi". La senatrice di Fratelli d'Italia Paola Ambrogio attacca invece la Città: "Dopo anni di immobilismo, lo Stato, finalmente, avanza. Purtroppo non si può dire altrettanto del Comune, da sempre assente ingiustificato sul tema”.
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