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Cronaca | 14 aprile 2023, 07:11

Oggi è la 'Giornata della prevenzione dall'alcolismo', in provincia circa 600 casi conclamati e 120 patenti ritirate al mese

Da qualche tempo vengono fatti esami del capello per capire la continuità dell'abuso di alcol. Con due Primari di Asl 1 abbiamo analizzato la situazione

Oggi è la 'Giornata della prevenzione dall'alcolismo', in provincia circa 600 casi conclamati e 120 patenti ritirate al mese

Si svolge oggi nella nostra provincia, a cura dell’Asl 1 Imperiese, la giornata della prevenzione dall'alcolismo. Si tratta di una giornata che, a livello nazionale sarà celebrata il 19 aprile con l’organizzazione dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con Ministero della Salute e SIA (Società Italiana di Alcologia), AICAT (Associazione Italiana Club Alcologici Territoriali) ed Eurocare Italia.

Sono previsti incontri e convegni in Italia per un problema che, purtroppo, attanaglia giovani e meno giovani. La conferma ci arriva, a livello locale, dal Dottor Marco Mollica Primario del dipartimento di salute mentale di Asl 1, un ruolo che ha assunto il 1° maggio dello scorso anno: “Abbiamo in carico circa 6.000 pazienti – ci ha detto – e, di questi, il 10% è seguito dai tre distretti (Ventimiglia, Sanremo e Imperia) presso i Serd con i relativi nuclei operativi degli stessi. Si tratta, però, di un numero sottodimensionato rispetto a quella che è la reale casistica dei pazienti. Si calcola, infatti, che solo il 10% della popolazione affetta da alcolismo, risulti conosciuto ai servizi medici sul territorio”.

L’alcol rappresenta, ancora oggi, la principale causa di mortalità per uso di sostanze nel nostro paese, con circa 30.000 morti a fronte di 2.000 decessi da overdose di stupefacenti. E sempre l’alcol è la prima causa di mortalità nei giovani, a seguito di incidenti stradali. “Proprio per questo – prosegue Mollica – le continue campagne che vengono promosse in Italia. Ma, attenzione, perché l’alcolismo è anche causa di circa 200 tumori di vario genere. Proprio per questo l’alcolismo investe tutta la salute, mentale e fisica, ed è la prima causa del tumore a fegato o pancreas”. In quanto è quantificabile l’abuso di alcol? “E’ un uso rischioso e dipendente e porta ad assuefazione come avviene per tutte le dipendenze da sostanze di vario genere. L’argomento è sicuramente molto complesso, perché il confine tra uso moderato e abuso o uso problematico, è labile. Noi sappiamo che esiste una fragilità che cambia da persona a persona, con alcuni più suscettibili a riscontrare il rischio, anche per predisposizione familiare”.

Sui 600 pazienti conosciuti in provincia di Imperia di cui ci ha parlato, quanti sono i giovani? “Il numero non è facile da fornire perché, tra i giovani la maggior parte di chi fa abuso di alcol, non si fa curare. Senza dimenticare che, teoricamente, prima dei 18 anni non si dovrebbe fare diagnosi in merito. Purtroppo, però, l’abuso di alcol è calato di età ed è fissato al momento a 13 anni. Non dimentichiamo che l’uso dell’alcol, in Italia è legale e, a differenza delle sigarette, non si sono sulle bottiglie di vino, birra o superalcolici, quelle pubblicità preventive che troviamo sulle sigarette”.

Come si cura la dipendenza da alcol? “Da una parte c’è un approccio più sistemico, in chiave strettamente proibizionistico, con lo stato di sobrietà e la persona astemia. Dall’altra c’è l’uso moderato o problematico. Nel tempo si sono sviluppati diversi metodi di intervento, anche nella nostra Asl. Per l’approccio sistemico c’è si sono i Club Alcolisti in Trattamento o gli Alcolisti Anonimi. C’è anche un modello biologico, con patologie e problemi correlati con l’utilizzo di farmaci che vanno ad evitare la dipendenza”.

Dall’alcolismo derivano danni alla salute non solo mentale o fisica, ma anche per la qualità della vita. Come la dispersione scolastica, l’alterazione fino al maltrattamento in ambiente domestico, la violenza di genere, la perdita del lavoro e delle relazioni sentimentali.

Quali sono i consigli che si possono dare a chi è dipendente da alcol? “La prima cosa – termina il Dottor Mollica – è quello di non vergognarsi a esporre il problema e chiedere aiuto. Per quanto riguarda i giovani è importante l’informazione e anche i media e i social hanno un ruolo molto importante. Dobbiamo essere liberi di non bere e di chiedere aiuto”.

Dei problemi legati all’abuso di alcol e in questa speciale giornata, abbiamo parlato con la Dottoressa Sandra Motroni dirigente del settore di Medicina Legale di Asl 1 da circa due anni. Lo abbiamo fatto, in particolare, per chi si mette alla guida dopo aver fatto abuso di alcol.

All’interno di Asl 1 c’è la sede della Commissione medica per le patenti di guida, che ha la responsabilità di verificare l’idoneità alla guida dopo essere state fermate dalle forze dell’ordine sotto l’effetto dell’alcol o di sostanze stupefacenti. Ricordiamo che, in Italia, il limite di alcol per chi si mette alla guida, è fissato in 0,5 grammi per litro di sangue mentre per i neo patentati è fissato a zero.

In Asl 1 viene anche fatto l’esame del capello dopo il fermo per guida in stato di ebbrezza: “Questo – ci ha detto la Dottoressa Motroni – serve per cercare eventuale costanza nell’utilizzo di alcol. Si tratta dell’esame ‘E.T.G.’ che dà un valore degli ultimi tre mesi di eventuali utilizzo di alcol”. La Commissione patenti di Asl 1 analizza circa 120 situazioni legate al ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe. Tra queste sono comprese quasi tutte le fasce di età, senza distinzioni tra giovani e meno giovani.

Nella nostra provincia ci sono molti casi di recidività con consumi di alcol decisamente fuori dal normale. Con l’esame del capello si sono scoperte situazioni molto particolari che, altrimenti, non sarebbero state riscontrabili con i semplici esami del sangue.

Intanto l’Asl 1 Imperiese organizza, per il 17 maggio prossimo all’Università di Imperia, un convegno nel quale si parlerà dei percorsi di transizione, ovvero il passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta, attraverso la presa in carico dei servizi di salute mentale. Il titolo del convegno sarà ‘Vento di Ponente’.

Carlo Alessi

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